Negli ultimi giorni si è molto accesa la discussione relativa alla applicabilità al mondo degli appalti pubblici del principio dell’equo compenso, come disciplinato dalla legge 21 aprile 2023, n. 49, in vigore dal 20 maggio 2023. Il suo articolo 3, infatti, pur mantenendo valido ed efficace il contratto nel suo complesso, ne dispone la nullità, a vantaggio del professionista e rilevabile d’ufficio, di quelle clausole che prevedono un compenso non equo, ossia inferiore agli importi stabiliti sulla base di parametri fissati dalla normativa disciplinante le specifiche categorie di professionisti, nonché di quelle clausole che espongono comunque il professionista a un trattamento economico e contrattuale disagiato.
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