L'AUDIZIONE SUL DL 212

L’allarme ANCE: l’eredità della mancata chiusura del Superbonus saranno scheletri urbani e tribunali intasati

Per l’associazione dei costruttori sono 40mila i cantieri con i lavori sospesi nei condomini e 350mila famiglie. Si potrebbero salvare 25mila cantieri e 220mila famiglie adottando una delle soluzioni alternative: o una mini-proroga a fine febbraio per consentire la conclusione degli interventi solo a chi ha già raggiunto il 60% dei lavori o un SAL straordinario, sempre a fine febbraio, per recuperare almeno i lavori già fatti ma non ancora contabilizzati perchè non arrivati agli scaglioni consentiti dal meccanismo del 110% – di Giorgio Santilli

Il decreto-legge 212 sul Superbonus “rischia di produrre solo scheletri urbani con cantieri fermi e tribunali intasati, premiando i furbi che hanno intascato fondi pubblici senza finire i lavori”. Nella valutazione dei costruttori dell’ANCE, fatta ieri in audizione alla commissione Finanze della Camera, non c’è solo lo scontato giudizio negativo sul DL, poco più di una sanatoria che permette di non perdere il 110% per i lavori già svolti nel caso in cui non si concluda l’intervento. C’è anche una prima denuncia degli effetti urbanistico-paesaggistici e sociali (contenzioso) che rischiamo di vedere nelle nostre città per effetto del problema che il governo non ha voluto risolvere e neanche affrontare, un tempo supplementare contingentato per consentire il completamento dei lavori. L’analisi comincia a spostarsi oltre il presente in cui c’è ancora battaglia tra fare e non fare e si comincia a trasferire anche sui risultati prodotti a stagione chiusa.

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