LA RELAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI

L’affanno di RFI nel PNRR: 18 obiettivi centrati, 24 non raggiunti. Il ritardo dei vecchi progetti entrati nel Piano

Pagamenti al momento per 4,9 miliardi su 24,7 della Missione 3.1. Proposta anche la modifica dell’obiettivo di fine 2023: non più l’avvenuta aggiudicazione di tutti gli appalti, ma la realizzazione di 150 chilometri di linee. Ora la parola spetta all’Unione europea. Terzo valico e circonvallazione die Trento a rischio stralcio. La criticità dei “progetti in essere” imbarcati dal Recovery Plan nasce anche da una concezione vecchia in termini di rispetto del principio del “non danneggiare l’ambiente in modo significativo” e dai criteri di rendicontazione delle performance – di Giorgio Santilli

Il PNRR è diventato faticoso per tutti i soggetti attuatori, anche per chi nei primi due anni si era distinto per il rispetto dei tempi  in una condizione obiettivamente difficile. Ancora più difficile per chi sta attuando o gestendo vecchi progetti precedenti al PNRR ed entrati nel Piano per ottenere un finanziamento europeo in luogo di uno nazionale già stanziato. Non fa eccezione Rete Ferroviaria Italiana (RFI) che da battistrada delle opere infrastrutturali del Recovery Plan italiano ora appare obiettivamente in affanno, almeno stando alla fotografia dello stato di attuazione del PNRR scattata dalla Relazione della Corte dei conti al primo semestre 2023 (con aggiornamenti a ottobre).  RFI – dice la Corte dei conti – porta avanti 159 progetti per un totale di investimenti di 25,67 miliardi da PNRR e Piano nazionale complementare, ma la situazione appare tutt’altro che brillante: su 42 obiettivi al 30 giugno 2023, ne sono stati centrati solo 18 contro 24 non raggiunti. Le difficoltà nascono probabilmente nel fatto che ci si addentra dentro fasi esecutive più complesse su cui si sono scaricati anche i problemi non risolti delle accelerazioni del primo periodo. Per ben 23 progetti su 24, infatti, “il mancato raggiungimento dell’obiettivo è stato causato dal prolungarsi degli iter autorizzativi”.

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L'ASSESSMENT DELLA COMMISSIONE SULLA QUARTA RATA
Sulla concorrenza sotto-soglia il documento non chiede modifiche ma cancella tutte le interpretazioni diverse da quella imposta nella circolare di Salvini. Giudizi positivi sulla qualificazione e riduzione delle stazioni appaltanti e sul subappalto, due dei quattro “pilastri” della riforma insieme alla semplificazione delle procedure delle centrali di committenza e all’e-procurement (che a questo punto è impossibile rinviare). Elogio dell’articolo 48 del decreto-legge 77/2021 – di Giorgio Santilli
LA PRESENTAZIONE E I DATI
Il Rapporto presentato da Bellicini evidenzia l’accelerazione dei fenomeni di gravità medio-alta del 30% in un quinquennio e la crescita del numero delle vittime. Musumeci: «Serve senso di responsabilità da parte di tutti, le imprese, portatrici di competenze, facciano le loro proposte». Brancaccio: «Questo Rapporto è un contributo, ma siamo pronti a presentare proposte con l’obiettivo di ridurre la polverizzazione di competenze e finanziamenti» – di Giorgio Santilli
LE STIME DI COMUNI E COSTRUTTORI
Pesa l’uscita dei progetti comunali che per l’associazione dei sindaci vale almeno dieci miliardi. Per l’ANCE la perdita di sei miliardi dei microinterventi del piano spagnolo, di un miliardo e mezzo dei piani urbani integrati e di un miliardo per la rigenerazione urbana è parzialmente compensata dalla tenuta delle opere del MIT e dall’ingresso, con Repower Eu, di grandi interventi sulla rete elettrica, Fitto al lavoro sul decreto legge. Brancaccio: “Servono semplificazioni per la fase di cantiere e per l’accelerazione dei pagamenti che dovrebbero essere mensili” – di Giorgio Santilli
NO AL SUBAPPALTO A CASCATA
Il sindaco e commissario del Giubileo 2025, Roberto Gualtieri, ha firmato un protocollo con le associazioni datoriali del settore edile e con i sindacati Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Roma e Lazio sulla realizzazione delle opere edili del Giubileo. “Riteniamo fondamentale che il Protocollo abbia gli strumenti per arginare la giungla degli appalti, dando centralità al contratto dell’edilizia, vietando il subappalto a cascata e adottando nelle procedure di gara l’offerta economicamente più vantaggiosa”, ha detto Benedetto Truppa, segretario generale della Fillea di Roma e del Lazio
CONFINDUSTRIA SERVIZI HCFS
Soddisfazione per la giornata di confronto in Europa sugli appalti del cleaning, del food e dei servizi di sicurezza. Lorenzo Mattioli, Presidente di EFCI e Confindustria Servizi HCFS: “La legislazione della UE in materia di public procurement ha dieci anni. La nostra società e la nostra economia sono cambiate da allora: siamo passati da una fase di inflazione praticamente nulla a un aumento costante e ripetuto dei prezzi, dei materiali e dei costi, sia industriali che della vita. I servizi che forniamo sono la malta che tiene insieme le nostre società. Era importante cominciare a parlarne”.
CONFINDUSTRIA
“Senza crescita non ci saranno le risorse per pagare il debito e il welfare non starà in piedi”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, nell’audizione sulla manovra alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Bonomi ha aggiunto che non ci sono passi avanti sulla crescita strutturale, ma che “possiamo cambiare con il PNRR, il settennato della coesione e il tema delle riforme che il Paese non sta affrontando e che ci permetterebbero di eliminare i colli di bottiglia e recuperare competitività”. Sulle modifiche al PNRR, auspica che “resti la quota del 40% al Sud”.
ISTAT/1
Si è azzerato il PIL dell’Italia nel terzo trimestre 2023. Sia il dato congiunturale (su precedente trimestre) che quello tendenziale (su terzo trimestre 2022) segnano infatti un’assoluta stazionarietà. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, di un aumento in quello dell’industria e di una stazionarietà in quello dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo della componente nazionale e un apporto positivo della componente estera netta. La variazione acquisita per il 2023 è pari a +0,7%.