IL DL APPROVATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI

I progetti stralciati restano collegati al PNRR tramite REGIS: pronti in casi di ritardo. Tagli per due miliardi ai ministeri

I vecchi lavori rifinanziati con 12,3 miliardi staranno comunque in panchina per essere utilizzati qualora i ritardatari non ce la facessero a rispettare i tempi. Si prepara la riforma del Piano nazionale complementare, ma si parte dalla sanatoria per chi è fuori tempo massimo: non sarà immediatamente defininanziato ma gli si darò un nuovo cronoprogramma. Alle coperture partecipa anche il Fondo sviluppo coesione con 5-6 miliardi. Sarò commissariato chi non rendiconta su REGIS – di Giorgio Santilli

Il governo ha approvato ieri il decreto legge PNRR 4 che rifinanzia tutti i progetti stralciati dal Piano con 12,8 miliardi, getta le basi  per un’ampia riscrittura del Piano nazionale complementare per cui già definisce rimodulazioni per quasi 3 miliardi, preleva temporaneamente almeno 5-6 miliardi dal Fondo sviluppo coesione.

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GS

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L’ipotesi è valida in caso di interesse pubblico alla corretta gestione delle risorse collettive. Essa, pertanto, è sì espressione dell’esercizio di un potere discrezionale dell’amministrazione, ma deve essere sorretta da sopravvenuti motivi di pubblico interesse e mutamento della situazione di fatto non prevedibile al momento dell’adozione del provvedimento, o anche da nuova valutazione dell’interesse pubblico originario.
TAR LOMBARDIA-MILANO
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Anche il criterio di selezione del contraente rientra tra le regole che, se fissate e comunicate agli operatori economici, autovincolano la stazione appaltante, che poi non può decidere di applicare, in corso d’opera, regole diverse, neppure se queste risultino più funzionali al perseguimento del risultato auspicato.
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Già dalla giornata del 9 dicembre riscontrano difficoltà nel confermare gli appalti e nello staccare il CIG, operazioni bloccate dall’errore ERR9999 – errore generico. Ecco la lista delle modifiche in corso
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Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
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