DOPO IL DEFERIMENTO ALLA CORTE DI GIUSTIZIA

I pagamenti della PA restano a 4-5 mesi, i ritardi possono far saltare il PNRR e la liquidità delle imprese

Una memoria dell’ANCE (che fa parte dell’Osservatorio europeo) fa una stima aggiornata dei tempi attuali nel settore delle costruzioni. L’intreccio che si è creato con la procedura di infrazione, la proposta di revisione del PNRR che chiede di far slittare di 15 mesi gli obiettivi posti a dicembre 2023, la situazione finanziaria difficile delle imprese con gli aumenti dei tassi e il nuovo regolamento Ue che inasprisce il vincolo del pagamento a 30 giorni rischiano di diventare una miscela esplosiva ingovernabile – di Giorgio Santilli

Non c’è soltanto la partita del PNRR che si complica nella decisione assunta dalla commissione UE giovedì 16 novembre di deferire l’Italia alla Corte di giustizia per violazione della direttiva sui tempi di pagamento della PA. È vero, la probabilissima bocciatura della proposta italiana di rinviare di 15 mesi gli obiettivi fissati dal PNRR al 31 dicembre 2023 con il termine di trenta giorni per i pagamenti della PA rischia di mandare per aria una parte consistente della revisione generale del PNRR richiesta dall’Italia già ad agosto. Ma non sono meno rilevanti gli altri due aspetti connessi ai ritardi italiani sul tema: il primo è che, se non siamo ancora riusciti ad attuare al meglio la direttiva 2011/7 a dodici anni dalla sua entrata in vigore, non si capisce come faremo ad applicare il regolamento che la commissione ha proposto e che stringe ancora di più il rispetto del termine di trenta giorni (ricordiamo che i regolamenti, al contrario delle direttive, sono immediatamente vigenti e non hanno bisogno di essere recepiti dalla legislazione nazionale); il secondo riguarda i disagi che ancora oggi i ritardi dei pagamenti creano alle imprese, con problemi di liquidità che tanto più pesano in una fase di forte crescita dei tassi di interesse.

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L'ASSESSMENT DELLA COMMISSIONE SULLA QUARTA RATA
Sulla concorrenza sotto-soglia il documento non chiede modifiche ma cancella tutte le interpretazioni diverse da quella imposta nella circolare di Salvini. Giudizi positivi sulla qualificazione e riduzione delle stazioni appaltanti e sul subappalto, due dei quattro “pilastri” della riforma insieme alla semplificazione delle procedure delle centrali di committenza e all’e-procurement (che a questo punto è impossibile rinviare). Elogio dell’articolo 48 del decreto-legge 77/2021 – di Giorgio Santilli
LA PRESENTAZIONE E I DATI
Il Rapporto presentato da Bellicini evidenzia l’accelerazione dei fenomeni di gravità medio-alta del 30% in un quinquennio e la crescita del numero delle vittime. Musumeci: «Serve senso di responsabilità da parte di tutti, le imprese, portatrici di competenze, facciano le loro proposte». Brancaccio: «Questo Rapporto è un contributo, ma siamo pronti a presentare proposte con l’obiettivo di ridurre la polverizzazione di competenze e finanziamenti» – di Giorgio Santilli
LE STIME DI COMUNI E COSTRUTTORI
Pesa l’uscita dei progetti comunali che per l’associazione dei sindaci vale almeno dieci miliardi. Per l’ANCE la perdita di sei miliardi dei microinterventi del piano spagnolo, di un miliardo e mezzo dei piani urbani integrati e di un miliardo per la rigenerazione urbana è parzialmente compensata dalla tenuta delle opere del MIT e dall’ingresso, con Repower Eu, di grandi interventi sulla rete elettrica, Fitto al lavoro sul decreto legge. Brancaccio: “Servono semplificazioni per la fase di cantiere e per l’accelerazione dei pagamenti che dovrebbero essere mensili” – di Giorgio Santilli
NO AL SUBAPPALTO A CASCATA
Il sindaco e commissario del Giubileo 2025, Roberto Gualtieri, ha firmato un protocollo con le associazioni datoriali del settore edile e con i sindacati Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Roma e Lazio sulla realizzazione delle opere edili del Giubileo. “Riteniamo fondamentale che il Protocollo abbia gli strumenti per arginare la giungla degli appalti, dando centralità al contratto dell’edilizia, vietando il subappalto a cascata e adottando nelle procedure di gara l’offerta economicamente più vantaggiosa”, ha detto Benedetto Truppa, segretario generale della Fillea di Roma e del Lazio
CONFINDUSTRIA SERVIZI HCFS
Soddisfazione per la giornata di confronto in Europa sugli appalti del cleaning, del food e dei servizi di sicurezza. Lorenzo Mattioli, Presidente di EFCI e Confindustria Servizi HCFS: “La legislazione della UE in materia di public procurement ha dieci anni. La nostra società e la nostra economia sono cambiate da allora: siamo passati da una fase di inflazione praticamente nulla a un aumento costante e ripetuto dei prezzi, dei materiali e dei costi, sia industriali che della vita. I servizi che forniamo sono la malta che tiene insieme le nostre società. Era importante cominciare a parlarne”.
CONFINDUSTRIA
“Senza crescita non ci saranno le risorse per pagare il debito e il welfare non starà in piedi”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, nell’audizione sulla manovra alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Bonomi ha aggiunto che non ci sono passi avanti sulla crescita strutturale, ma che “possiamo cambiare con il PNRR, il settennato della coesione e il tema delle riforme che il Paese non sta affrontando e che ci permetterebbero di eliminare i colli di bottiglia e recuperare competitività”. Sulle modifiche al PNRR, auspica che “resti la quota del 40% al Sud”.
ISTAT/1
Si è azzerato il PIL dell’Italia nel terzo trimestre 2023. Sia il dato congiunturale (su precedente trimestre) che quello tendenziale (su terzo trimestre 2022) segnano infatti un’assoluta stazionarietà. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, di un aumento in quello dell’industria e di una stazionarietà in quello dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo della componente nazionale e un apporto positivo della componente estera netta. La variazione acquisita per il 2023 è pari a +0,7%.