IL 7° RAPPORTO OICE SULLA DIGITALIZZAZIONE

Frenata per le gare BIM: scendono al 13,7% del totale dei servizi di progettazione. Busìa: rispettare la scadenza del 2025

Erano il 18,8% dei servizi di architettura e ingegneria nel 2022 (ma solo il 9% nel 2021), mentre in termini di importi messi a bando si scende dal 47,6 al 32,6 per cento. In valori assoluti si è passati dai 360 milioni del 2021 ai 2,1 miliardi (con una crescita del 484%) a 1,25 miliardi (-40,6%). Il presidente dell’ANAC spinge ad andare avanti sulla strada della digitalizzazione “delle procedure e delle opere” senza ripensamenti sul calendario dettato dal codice appalti. Lupoi: luci e ombre, ma il processo è avviato e i soggetti coinvolti devono aumentare gli sforzi per coglierne i benefici.

Forte calo della quota di gare BIM sul totale delle gare per servizi di architettura e ingegneria nel corso del 2023 rispetto al 2022. Si è passati dal 18,8% al 13,7% per numero di gare e dal 47,6% al 32,6% per importo messo in gara. Il 2022 anche in questo senso era stato un anno eccezionale, sospinto dal PNRR, ma se il confronto si fa fra il 2023 e il 2021, quando la quota era stata rispettivamente del 9% e del 16,9%, torna il trend di crescita che aveva caratterizzato gli anni precedenti. In termini di valori assoluti degli importi messi a gara BIM si è passati dai 360 milioni del 2021 ai 2,1 miliardi del 2022 (+484%) a 1,25 miliardi (-40,6%).

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