IL REPORT SUL MERCATO ITALIANO

Con Transizione 5.0 nuovi incentivi agli impianti fotovoltaici. Ma mancano ancora le aree idonee

Gli attuali allacciamenti residenziali godono ancora dell’effetto Superbonus, sottolinea Italia Solare. In ambito commerciale e industriale, invece, al netto della caduta dei prezzi incidono misure d’incentivo dalle concessioni per l’agrivoltaico al Bonus Sud, il reverse charge e la Nuova Sabatini. In attesa anche del Decreto FER X, anche l’UE avverte Roma: bene la produzione da solare ma procedure ancora troppo lente – di Mauro Giansante

L’immagine di un uomo seduto scomposto su una sedia da ufficio con la testa inclinata e retta da una mano rende alla perfezione l’idea dello status attuale di imprese e associazioni del settore delle energie rinnovabili. E’ l’immagine utilizzata da Italia Solare nel report The Italian Solar PV Market, presentato giovedì scorso dal presidente Paolo Rocco Viscontini. Due giorni dopo l’ok finale del Quirinale al Dl Agricoltura messo a punto con non poca fatica dai ministri Pichetto Fratin e Lollobrigida. Dall’analisi IS emerge che le installazioni fotovoltiche beneficiano – tanto in ambito residenziale quanto commerciale e industriale – ancora delle tante misure di agevolazione fiscale previste. Eppure, urge accelerare nelle installazioni. Il 2023 è andato in archivio con numeri molto buoni ma molto distanti dagli obiettivi 2030 del PNIEC. Per Italia Solare, persiste una forte congestione della rete per eccesso di richieste di connessione (richiesta di connessione non significa connessione!); le maggiori difficoltà riguardano poi gli impianti fotovoltaici a terra per effetto del DL Agricoltura, con l’eccezione dell’agrivoltaico sospeso; e poi l’assenza di definizione delle aree idonee, che devono essere integrate con le zone di accelerazione (direttiva RED 2).

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In archivio
CORTE DEI CONTI
di Gabriella Sparano
Inoltre, spetta alla singola amministrazione valutare concretamente quale parte degli oneri assicurativi debba essere coperta con il 20% delle risorse di cui all’articolo 45, comma 2 (a discapito di altre finalità previste) e quale parte debba essere finanziata con altre risorse del quadro economico.
TAR FRIULI-VENEZIA GIULIA
di Niccolò Grassi
Il chiarimento della sentenza del 16 aprile: la stazione appaltante non deve essere qualificata per poter valutare una proposta di PPP presentata ai sensi dell’art. 193 del nuovo Codice.
di Gabriella Sparano
La Scheda AVR è uno strumento utilizzato dalle Stazioni Appaltanti per comunicare all’ANAC i dati anagrafici degli operatori economici potenzialmente interessati a partecipare a procedure di affidamento. Invece, la Scheda TVR è come un “comunicato di chiusura”. La Stazione Appaltante la invia all’ANAC per informare che il processo di verifica avviato con la Scheda AVR si conclude senza che si arrivi a un affidamento.
IL PARERE DELLA COMMISSIONE SPECIALE
di Gabriella Sparano
Un monito che presagisce addirittura possibili contenziosi futuri derivanti proprio da un esercizio non proprio ortodosso della delega.
TAR LAZIO
di Gabriella Sparano
È evidente, pertanto, che ove dette sopravvenienze si verifichino successivamente alla valutazione di congruità dell’offerta, determinino il meccanismo del riequilibrio del contratto di appalto
INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
CONGIUNTURA
Frena la produzione industriale dell’eurozona che ad aprile torna con il segno negativo. Le stime preliminari diffuse da Eurostat mostrano una flessione congiunturale dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo, e ben più ampio è l’arretramento su base annua con -3% rispetto ad aprile 2023. Nell’intera Unione Europea la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di marzo e calata del 2% su base annua.  In Italia rispetto a marzo 2024 si è registrata una flessione dell’1% (dopo -0,5%) e del 2,9% rispetto ad aprile 2023 dopo il  -3,2%…