I fondi europei di coesione vanno programmati o riprogrammati con l’obiettivo assolutamente prevalente di accelerare la spesa e dovranno essere strettamente intrecciati alla programmazione approvata o in corso per il PNRR e il Fondo sviluppo coesione. Le risorse – dovrebbe trattarsi di circa 43 miliardi – dovranno essere destinate prioritariamente, ma con pochi margini di destinazioni alternative, a sei settori individuati come assolutamente prioritari: risorse idriche, infrastrutture per il rischio idrogeologico e la protezione dell’ambiente, trasporti e mobilità sostenibile, energia e sostegno allo sviluppo e all’attrattività delle imprese anche per le transizioni digitale e verde.
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