I DATI ONSAI

Due bandi a settembre e 8 negli ultimi tre mesi: il codice uccide il concorso di progettazione (e la partecipazione)

Non è solo flessione congiunturale data dall’operatività delle nuove regole e dal rallentamento del PNRR: la scelta di puntare “di regola” sul concorso a una fase rispetto a quello a due fasi rende poco praticabile lo strumento e segna un cambiamento strutturale del mercato dell’architettura. Nel 1° semestre 2023 i concorsi erano stati 348 (58 al mese), nel trimestre luglio-settembre 2022 erano 410. Nello stesso trimestre 31 concorsi nel 2019, 40 nel 2020, 22 nel 2021 (nella foto il Beaubourg progettato da Renzo Piano e Richard Rogers grazie alla vittoria in concorso) – di Giorgio Santilli

Due soli concorsi di progettazione nel mese di settembre. I dati ONSAI (si veda la tabella) confermano la caduta verticale di questo genere di competizione da luglio, vale a dire dall’entrata in vigore del codice appalti 36. Negli ultimi tre mesi gli avvisi sono stati in tutto otto. Nemmeno proponibile il confronto con lo stesso trimestre del 2022, quando, sotto la spinta potente del PNRR, i concorsi segnarono il record storico di 410 (con una media di 137 per mese). Ma anche se si considera l’ultimo quinquennio, il dato del 2023 risulta di gran lunga il peggiore: furono 31 nel 2019, 40 nel 2020 e 22 nel 2021. Fuori scala anche il confronto con i primi sei mesi di quest’anno quando i 348 complessivi equivalevano a 58 competizioni medie al mese.

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