Disponibile il primo software per calcolare l’anomalia dell’offerta
CodiceAppalti.it ha reso disponibile sul proprio sito il primo software (gratuito previo login) per il calcolo della soglia di anomalia e dell’offerta vincente che applica i nuovi Metodi (A, B e C) introdotti dal Codice 36. Se si indicano offerenti e offerte, il software riordina le offerte inserite in base al ribasso offerto, segnala le offerte scartate (“ali”), le anomale, e la classifica. individua l’aggiudicatario e lo sconto di aggiudicazione, visualizza tutti i risultati intermedi per redigere la determina e svolge le altre operazioni in carico all’amministrazione appaltante.
Giornalista professionista dal 1990, ha lavorato per 36 anni al Sole 24 Ore che ha lasciato il 1° luglio scorso. Per 30 anni si è occupato di leggi sugli appalti e di infrastrutture, ha creato Edilizia e Territorio, ha diretto la redazione romana del quotidiano dal 2016 al 2023. Il Diario dei nuovi appalti è la prima di una serie di iniziative editoriali che lancerà con il CRESME.
Dal 1° luglio avviate 36.580 procedure di affidamento per 36 miliardi, le gare aperte e ristrette totalizzano 18 miliardi, tanto quanto la somma di affidamenti diretti singoli o in adesione a convenzione, procedure negoziate sotto soglia, procedura negoziata senza gara dei settori speciali, procedura negoziata senza pubblicazione di avviso. La fotografia cambia se si escludono le grandissime opere e se si considerano, anziché gli importi, il numero degli appalti: con questa chiave le gare contano solo per il 4% Da oggi la kermesse Ance a Vicenza sulle opere pubbliche – di Giorgio Santilli
Le risorse coprono il 75% del fabbisogno degli interventi programmati. Tra gennaio 2021 e agosto 2023 aggiudicati oltre 163 miliardi di euro di lavori di cui il 52% (85 miliardi) relativi a opere PNRR. Rispetto al maggio 2022 il costo complessivo è cresciuto del 15% (54 miliardi) per i rincari dei costi di produzione ma anche per il ritorno del Ponte sullo Stretto di Messina nel programma. Le opere in corso passano da 64,5 miliardi del maggio 2022 a 86,5 miliardi. Crescita forte anche per i lavori contrattualizzati che passano da 10.125 a 32.038 milioni. – di Giorgio Santilli
Doppio paper di Legal Team (disponibile gratuitamente sul sito previa registrazione) su due aspetti che si stanno rivelando cruciali della fase di attuazione del codice 36: la fase di gara e la fase dell’esecuzione. Entrambi i lavori sono strutturati evidenziando e approfondendo cinque questioni-chiave. Nel dossier sulla fase di gara si approfondiscono il self-cleaning, il soccorso istruttorio, il caso dell’offerta economicamente più vantaggiosa, la valutazione delle offerte anomale soprasoglia, il possibile sconto sul 20% di garanzia fideiussoria.
Il sindaco e commissario del Giubileo 2025, Roberto Gualtieri, ha firmato un protocollo con le associazioni datoriali del settore edile e con i sindacati Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Roma e Lazio sulla realizzazione delle opere edili del Giubileo. “Riteniamo fondamentale che il Protocollo abbia gli strumenti per arginare la giungla degli appalti, dando centralità al contratto dell’edilizia, vietando il subappalto a cascata e adottando nelle procedure di gara l’offerta economicamente più vantaggiosa”, ha detto Benedetto Truppa, segretario generale della Fillea di Roma e del Lazio
Soddisfazione per la giornata di confronto in Europa sugli appalti del cleaning, del food e dei servizi di sicurezza. Lorenzo Mattioli, Presidente di EFCI e Confindustria Servizi HCFS: “La legislazione della UE in materia di public procurement ha dieci anni. La nostra società e la nostra economia sono cambiate da allora: siamo passati da una fase di inflazione praticamente nulla a un aumento costante e ripetuto dei prezzi, dei materiali e dei costi, sia industriali che della vita. I servizi che forniamo sono la malta che tiene insieme le nostre società. Era importante cominciare a parlarne”.
“Senza crescita non ci saranno le risorse per pagare il debito e il welfare non starà in piedi”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, nell’audizione sulla manovra alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Bonomi ha aggiunto che non ci sono passi avanti sulla crescita strutturale, ma che “possiamo cambiare con il PNRR, il settennato della coesione e il tema delle riforme che il Paese non sta affrontando e che ci permetterebbero di eliminare i colli di bottiglia e recuperare competitività”. Sulle modifiche al PNRR, auspica che “resti la quota del 40% al Sud”.
Si è azzerato il PIL dell’Italia nel terzo trimestre 2023. Sia il dato congiunturale (su precedente trimestre) che quello tendenziale (su terzo trimestre 2022) segnano infatti un’assoluta stazionarietà. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, di un aumento in quello dell’industria e di una stazionarietà in quello dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo della componente nazionale e un apporto positivo della componente estera netta. La variazione acquisita per il 2023 è pari a +0,7%.
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