LA DIRETTIVA EPBD

Case green, il governo frena sul recepimento. Vari scenari dal MASE ma dal MEF nessuna indicazione sulle risorse

Si avvicinano le elezioni europee e la consegna del nuovo PNIEC a Bruxelles. Il Ministero dell’Ambiente vuole vederci chiaro sui costi di efficientamento energetico del parco edilizio esistente. Al tavolo Edifici, riunito già sette volte, anche MIT, GSE, Bankitalia, Confindustria e ANCI per comporre la fotografia attuale del patrimonio immobiliare e agire. Ma la maggioranza punta a ridiscutere la direttiva con la nuova Commissione UE, per la transizione green si predilige il nucleare – di Mauro Giansante

Lento pede. Il governo italiano non accelererà nel recepimento della direttiva Case Green, formalmente chiamata EPBD, sull’efficientamento energetico degli edifici. L’obiettivo è, invece, capire quanta scrematura si può fare dal parco edilizio esistente perché la vera preoccupazione riguarda i costi della riqualificazione. Come? Ci sta lavorando un tavolo tecnico con i ministeri competenti e non solo. La casa è un tema sensibile per gli italiani, si sa, ma la resa dei conti tra voto europeo (con l’asse politico spostato a destra difficilmente realizzabile) e consegna del nuovo PNIEC è vicina.

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TAR LIGURIA
di Niccolò Grassi
In relazione al noto Festival, il tribunale ha affermato che per i contratti attivi (come quello in questione, che offre opportunità di guadagno al concessionario), il principio di concorrenza impone l’interpello del mercato e il confronto di offerte concorrenti; si tratta di un obbligo che deriva dai principi generali sanciti dall’art. 13, comma 5, del Codice nonché dai regolamenti di contabilità pubblica.
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di Gabriella Sparano
L’elemento “tempo” rimane un fattore estrinseco, che può assumere un’ipotetica rilevanza solo nel caso in cui alla brevità delle operazioni concorsuali si accompagni un esito irrazionale ed illogico”.
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IL PARERE DELLA COMMISSIONE SPECIALE
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