INTERVISTA AL PRESIDENTE DI UTILITALIA

Brandolini: passi avanti con semplificazioni e settori esclusi, ora bisogna correre con la digitalizzazione

«Le nuove regole spingono l’industrializzazione dei servizi pubblici ma se questo Paese vuole ricostruire un destino comune, anche con le transizioni ecologica e digitale, deve essere più agile negli iter autorizzativi e nella realizzazione dei lavori». Per la crescita una carta da giocare è il project financing – di Giorgio Santilli

«Il nostro giudizio generale sul nuovo codice degli appalti è positivo. Vediamo un passo avanti, con norme più chiare e più certe. Un tentativo vero di semplificazione e di delegificazione. Ora, però, vogliamo capire se manterrà le promesse nella fase attuativa, che durerà mesi e forse anni. E dobbiamo capire se c’è la volontà del Governo di fare la necessaria manutenzione delle norme e di intervenire con correzioni qualora se ne presentasse il bisogno. Già il primo periodo di attuazione evidenzia grandi potenzialità, ma anche qualche preoccupazione delle nostre imprese». Filippo Brandolini, presidente di Utilitalia, rappresenta qui il mondo delle utilities, 450 aziende che costituiscono un pezzo fondamentale dell’economia nazionale e territoriale. Cerchiamo con lui di andare anche oltre l’impatto delle singole norme per capire se le nuove regole degli appalti possano essere la leva di un nuovo sviluppo economico sul territorio. Se, in altre parole, dietro lo slogan «dal codice guardiano al codice volano» ci siano anche tracce concrete di un disegno nuovo di sviluppo.

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LA NUOVA CIRCOLARE SPINGE VERSO IL RAGGIUNGIMENTO DEI TARGET PNRR
Fanno eccezione sui tempi la Sanità e deroghe esplicitamente previste dalle parti. Sono tenuti ad accreditarsi per il monitoraggio della RGS tutte le amministrazioni della PA in senso stretto e gli enti iscritti al cosiddetto elenco ISTAT. Nella direttiva del ministero dell’Economia un utile cronistoria legislativa ricorda quanto sia annoso il problema. Il target PNRR rimodulato dal 2023 al primo semestre 2024 – di Gabriella Sparano
MOBILITA' ELETTRICA URBANA
Sono trent’anni che il settore dei trasporti rimane in testa per emissioni di CO2. Dal 1990 al 2019 il position paper Kyoto Club e A2a registra un aumento del 33,5% di messa in circolo di gas serra. “La transizione verso la mobilità a zero emissioni è una tappa fondamentale del processo di decarbonizzazione, le città sono protagoniste di questo percorso”, ha commentato Fabio Pressi, amministratore delegato di A2A E-Mobility. La svolta verso l’elettrico – specie per il TPL – deve passare per target più stringenti già al 2025 e da procedure più rapide di permitting – di Mauro Giansante
LAVORO E GENDER GAP
A marzo la disoccupazione nei Paesi dell’Ocse rimane complessivamente stabile ma è in crescita il numero di donne senza lavoro. Non si tratta di un aumento isolato: i primi tre mesi dell’anno mostrano, infatti, un incremento della disoccupazione femminile rispetto al precedente trimestre. In Italia, si allarga il divario. Nel trimestre si è registrato un tasso di disoccupazione dell’8,7% per le donne, ben al di sopra della media, mentre per gli uomini è sceso al 6,3%. Per l’Ocse, la riduzione del gender gap è uno dei fattori che può dare impulso alla crescita del PIL pro capite – di Red.Diar.
EMISSIONI IN AUMENTO
Amazon, Meta, Nvidia, Microsoft, Google e Apple emettono ogni anno 130 milioni di tonnellate e consumano energia per 91 milioni di MWh, come Belgio e Cile. I numeri, presentati da Karma Metrix nell’edizione 2024 dell’Osservatorio ESG Big Tech, sono il prodotto dell’analisi dei bilanci delle società. Quelle del comparto digitale, appunto, inquinano sempre di più e nella classifica mondiale si posizionerebbero al 37° posto.
1° IN ITALIA, NEI PRIMI 10 AL MONDO
E’ entrato in azione ieri sui padiglioni espositivi di Rho-Fiera Milano l’impianto solare di A2a e Fondazione Fiera, unite nella joint venture Fair Renew. Si tratta del primo impianto per grandezza in Italia e tra i primi dieci al mondo con 50mila pannelli, una superficie coperta di 330mila metri quadrati, una potenza installata di 18 MWp h e una produzione pari a 21,6 GWh annui. Permetterà così di coprire i consumi di quasi 8mila famiglie, risparmiando emissioni annue per circa 10mila tonnellate di CO2.
LA DECISIONE IN COMMISSIONE
Alla fine, nel pieno caos del dibattito in Commissione Finanze, Forza Italia ha ritirato i due emendamenti che puntavano a ridurre il ruolo di ARERA sull’elaborazione delle tariffe sui rifiuti. A firmarli erano stati i senatori Claudio Fazzone e Claudio Lotito. Il dibattito sulla questione era iniziato lunedì con la lettera di Assoambiente (per voce del presidente Chicco Testa) al governo. Anche ieri erano seguite numerose reazioni contrarie da imprese e consumatori.
SETTORI IN CRISI
Molto positivo il primo incontro cui hanno partecipato numerose aziende e le principali associazioni di categoria, tra cui ANIR Confindustria, Angem e Confcooperative. Al termine dell’appuntamento il Presidente di ANIR Confindustria, Massimo Piacenti, ha dichiarato: “Il settore della ristorazione collettiva sta attraversando una crisi senza precedenti. Gli effetti della pandemia, seguiti dalle tensioni del conflitto russo-ucraino, hanno esacerbato le difficoltà economiche e operative delle nostre imprese”.