TAR TOSCANA-FIRENZE

Certificazione di parità di genere, l’avvalimento nelle procedure di gara è possibile

di Gabriella Sparano
La ratio di questa apertura è favorire la massima partecipazione alle gare e permettere agli operatori economici di valorizzare al meglio le proprie capacità, anche avvalendosi delle risorse e del knowhow di altre imprese.

La certificazione di parità di genere UNI/PdR 125:2022 può essere oggetto di avvalimento nelle procedure di gara per gli appalti pubblici? Con la Sentenza del 10/06/2025, n. 1026, il TAR Toscana-Firenze, pur consapevole della diversità degli orientamenti giurisprudenziali che si contendono attualmente il campo sulla questione della suscettibilità della certificazione del sistema di gestione per la parità di genere di costituire oggetto di avvalimento premiale, fornisce una risposta affermativa, purché siano rispettate determinate condizioni che garantiscono l’effettività dell’operazione. L’istituto dell’avvalimento è disciplinato dall’articolo 104 del Codice dei Contratti Pubblici. Questa norma ha ampliato l’applicazione dell’avvalimento, superando una precedente visione più restrittiva. Non si tratta più solo di un mezzo per “prestare” requisiti di partecipazione obbligatori (il cosiddetto avvalimento “qualificatorio”), ma anche di uno strumento per “migliorare la propria offerta” al fine di ottenere un punteggio maggiore in gara (il cosiddetto avvalimento “premiale” o “puro”).

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