IL BILANCIO DEL DECENNALE

Autorità dei trasporti, nel futuro la vigilanza sulla sostenibilità economica degli investimenti infrastrutturali

Il presidente Zaccheo dovrà definire un ruolo che punta a collegare le infrastrutture a servizi efficienti per un ritorno in termini di sviluppo. II convegno ART ha segnato la giornata dell’orgoglio della regolazione, non solo nei trasporti: ampie convergenze e collaborazione con Antitrust e ANAC a sostegno dei processi di liberalizzazione, a difesa del mercato e dell’utente, per l’accesso equo alle infrastrutture, la riduzione della spesa pubblica e una crescita della sua qualità. Gentiloni: l’Italia non può permettersi di perdere il treno del PNRR – di Giorgio Santilli

«Sono essenziali terzierà e indipendenza che, insieme alle esperienze, consentono di poter traguardare nuovi obiettivi sempre a tutela dell’utenza e dell’interesse pubblico. L’Autorità è pronta a dare il proprio contributo anche in attuazione degli ingenti investimenti programmati nelle infrastrutture e nei trasporti, nel PNRR e non solo. Proprio per la nostra terzietà e per le competenze tecniche acquisite negli anni, l’Autorità potrà assumere un ruolo di rilevanza nell’azione di vigilanza sulla sostenibilità economica di questi ingenti investimenti, sostenibilità economica che costituisce uno degli elementi di criticità». Sono queste le parole con cui il presidente dell’Autorità di regolazione dei trasporti, Nicola Zaccheo, ha candidato l’ART a un ruolo nuovo per il prossimo futuro: oltre l’ambito della stretta regolazione, Zaccheo vede il contributo dell’Autorità anche nella collaborazione con il Governo e con gli altri decisori degli investimenti pubblici in una zione che punti a evitare sprechi, migliorare il collegamento fra infrastrutture e servizi efficienti, concentrare le risorse sulle opere che offrono un adeguato ritorno di sviluppo economico e sociale. Un ruolo, va detto, tutto da inventare ma il PNRR e il collegamento con l’Europa in questo possono aiutare.

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In archivio
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE
di Gabriella Sparano
Le stazioni appaltanti sono sole nel comprendere ed applicare gli articolati meccanismi revisionali, differenti a seconda che si tratti di lavori oppure di servizi e forniture. Rispetto alla disciplina previgente, infatti, il Codice 36/2023 pone un forte accento sull’obbligatorietà dell’inserimento, nei documenti di gara iniziali (ma anche negli affidamenti diretti), di clausole di revisione prezzi, strettamente connesse all’oggetto del contratto.
SENTENZA N. 4036
di Niccolò Grassi
L’adesione a tale ricostruzione si misura anche nella puntuale valorizzazione della giurisprudenza europea, con il riferimento alla sentenza della Corte di Giustizia UE del 26 settembre 2024.
TAR UMBRIA-PERUGIA
di Gabriella Sparano
Nella vicenda su cui si è pronunciato il tribunale, nonostante il ricorrente avesse correttamente caricato a sistema la documentazione amministrativa, l’offerta tecnica e quella economica, la dimenticanza di cliccare sul pulsante di “conferma offerta” è risultata fatale.
IL PARERE DELLA COMMISSIONE SPECIALE
di Gabriella Sparano
Un monito che presagisce addirittura possibili contenziosi futuri derivanti proprio da un esercizio non proprio ortodosso della delega.
TAR LAZIO
di Gabriella Sparano
È evidente, pertanto, che ove dette sopravvenienze si verifichino successivamente alla valutazione di congruità dell’offerta, determinino il meccanismo del riequilibrio del contratto di appalto
INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
CONGIUNTURA
Frena la produzione industriale dell’eurozona che ad aprile torna con il segno negativo. Le stime preliminari diffuse da Eurostat mostrano una flessione congiunturale dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo, e ben più ampio è l’arretramento su base annua con -3% rispetto ad aprile 2023. Nell’intera Unione Europea la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di marzo e calata del 2% su base annua.  In Italia rispetto a marzo 2024 si è registrata una flessione dell’1% (dopo -0,5%) e del 2,9% rispetto ad aprile 2023 dopo il  -3,2%…