ANAC

Anche i contratti per gli articoli in open access rientrano tra gli appalti di servizi

di Gabriella Sparano
Respinta l’asserita analogia della fattispecie con l’acquisto del titolo di partecipazione ad un congresso/seminario per un dipendente della stazione appaltante, per il quale l’Autorità ha escluso la qualificabilità come appalto di servizi di formazione nonché l’applicabilità della disciplina sulla tracciabilità dei flussi finanziari.

I contratti per la pubblicazione di articoli scientifici in regime di open access (ossia liberamente fruibili sul portale online della rivista), con pagamento di una quota (APC – Article Processing Charge) a favore degli editori, sono qualificabili come appalti di servizi e sono, pertanto, pienamente soggetti al Codice dei contratti pubblici. Di conseguenza, tali contratti sono anche tenuti agli obblighi di digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici (articoli 19 e seguenti del Dlgs. 36/2023) e alla normativa sulla tracciabilità dei flussi finanziari (legge n. 136/2010). Nel caso in cui la pubblicazione sia possibile solo su una rivista specifica e infungibile, l’amministrazione può ricorrere a una procedura negoziata senza bando, ai sensi dell’articolo 76, comma 2, lett. b), n. 2 del Codice.

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