Ordinanza C-686/24

Le prospettive del futuro dell’accesso agli atti negli appalti pubblici dopo l’intervento della Corte di Giustizia

di Niccolò Grassi
La Corte ha chiarito che il diritto di difesa non può comportare automaticamente la divulgazione di segreti commerciali: è necessario che l’amministrazione effettui una valutazione caso per caso, verificando se l’accesso sia effettivamente necessario, se vi siano alternative meno invasive, e soprattutto se i contenuti riservati possano essere consultati in modo selettivo o con modalità protette.

L’accesso agli atti negli appalti pubblici rappresenta da sempre uno degli strumenti più delicati del diritto amministrativo, poiché pone in tensione due esigenze fondamentali: da un lato, la trasparenza dell’azione pubblica e la tutela del diritto di difesa, dall’altro, la protezione della riservatezza, del know-how e dei segreti commerciali delle imprese partecipanti alle gare. Il punto di partenza di tale delicato rapporto trova la propria fonte nel diritto dell’Unione Europea e, in particolare, nell’articolo 39 della direttiva 2014/25/UE, che vieta alle amministrazioni aggiudicatrici di divulgare informazioni considerate dagli operatori economici come “riservate, compresi anche, ma non esclusivamente, segreti tecnici o commerciali, nonché gli aspetti riservati delle offerte”. Il principio, tuttavia, non è assoluto: la stessa norma ammette deroghe limitate e puntuali, subordinate al rispetto del principio di proporzionalità e finalizzate alla tutela di diritti altrettanto rilevanti, come quello di difesa in giudizio.

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In archivio
ANAC
di Gabriella Sparano
Il sistema dell’Autorità, dunque, è stato aggiornato ed implementato con i requisiti introdotti e/o modificati dal Correttivo, i quali avevano creato non pochi problemi applicativi.
SENTENZA N.80/2025
di Gabriella Sparano
Solo il quadro normativo statale è il risultato di un “delicato bilanciamento” tra diversi interessi pubblici: la tutela della concorrenza e la tutela della manodopera.
IL COMUNICATO DEL PRESIDENTE
di Gabriella Sparano
La nuova proroga non è universale, ma è destinata esclusivamente a specifiche categorie: istituti scolastici, piccoli comuni ed enti pubblici, e solo in caso di (comprovata?) impossibilità o difficoltà nell’utilizzo delle PAD. Per tutte le altre stazioni appaltanti, invece, l’uso delle PAD rimane obbligatorio.
IL PARERE DELLA COMMISSIONE SPECIALE
di Gabriella Sparano
Un monito che presagisce addirittura possibili contenziosi futuri derivanti proprio da un esercizio non proprio ortodosso della delega.
TAR LAZIO
di Gabriella Sparano
È evidente, pertanto, che ove dette sopravvenienze si verifichino successivamente alla valutazione di congruità dell’offerta, determinino il meccanismo del riequilibrio del contratto di appalto
INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
CONGIUNTURA
Frena la produzione industriale dell’eurozona che ad aprile torna con il segno negativo. Le stime preliminari diffuse da Eurostat mostrano una flessione congiunturale dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo, e ben più ampio è l’arretramento su base annua con -3% rispetto ad aprile 2023. Nell’intera Unione Europea la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di marzo e calata del 2% su base annua.  In Italia rispetto a marzo 2024 si è registrata una flessione dell’1% (dopo -0,5%) e del 2,9% rispetto ad aprile 2023 dopo il  -3,2%…