PARERE N.3425

Affidamento diretto, il MIT: leggittimo per il RUP ridurre d’ufficio del 20% i corrispettivi per i servizi di architettura e ingegneria

di Gabriella Sparano
Il quesito nasceva dal fatto che la suddetta norma, introdotta dal Correttivo, non parla di “ribassi” proposti dal professionista, ma di “corrispettivi ridotti”. Il dicastero ha confermato che la riduzione potrebbe essere decisa direttamente dalla stazione appaltante.

Nel mondo giuridico, la precisione del linguaggio è un elemento imprescindibile. Le parole non sono mai neutre, in quanto creano, definiscono e delimitano, e la loro scelta deve essere pertanto consapevole e accurata. L’uso di un termine piuttosto che di un altro, infatti, può radicalmente alterare la portata di un precetto, aprendo la strada a interpretazioni errate o significativamente differenti. La chiarezza e l’univocità del linguaggio giuridico sono, quindi, condizioni essenziali per garantire la certezza del diritto, l’equa e univoca applicazione della legge e la tutela dei diritti dei cittadini. Un linguaggio impreciso o ambiguo, al contrario, può generare contenziosi, incertezze e ingiustizie, minando la fiducia nel sistema giuridico stesso. Ne è dimostrazione il Parere del MIT n. 3425 del 13/05/2025, che ha risposto al quesito se sia legittimo per il RUP, in caso di affidamento diretto, ridurre d’ufficio del 20% i corrispettivi per i servizi di architettura e ingegneria calcolati secondo l’Allegato I.13 del Codice (ex articolo 41, comma 15quater) prima di affidare l’incarico al professionista scelto.

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