Una società in house deve essere sottoposta a verifica, analogamente a un qualsiasi operatore economico, prima di ricevere un affidamento diretto? In effetti, l’assenza di terzietà e il fatto che il Codice 36/2023 collochi l’affidamento in house nell’ambito dell’auto-produzione, configurandolo come un modello alternativo alle procedure di mercato (articolo 7), sembrerebbero escludere la necessità di tali verifiche nei confronti di queste particolari entità. Tuttavia, la Corte dei Conti, sezione giurisdizionale della Campania, con la Deliberazione n. 31/2025, adotta una prospettiva più rigorosa, fondata su un’interpretazione evolutiva della giurisprudenza in tema di controllo analogo. La Corte di Giustizia europea e la Cassazione hanno infatti chiarito che il controllo analogo non implica una totale sovrapposizione tra l’ente pubblico e la società in house, bensì un’influenza determinante sulle sue strategie e decisioni fondamentali. Ne consegue che l’esistenza di un’alterità giuridica tra i due soggetti rimane un dato acquisito, anche in presenza di un controllo analogo.
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