ANAC

Arrivano le indicazioni per la compilazione dei CEL per interventi degli accordi quadro

di Gabriella Sparano
Obiettivo: evitare il rilascio di certificati di valore non proporzionato allo sforzo esecutivo, soprattutto per commesse di modesto valore. Tuttavia, in caso di accordo quadro con un unico operatore economico e contratti attuativi eseguiti nello stesso sito e in continuità spazio-temporale, è possibile emettere CEL cumulativi.

Novità in vista per l’emissione dei CEL relativi agli accordi quadro. Lo anticipa l’Anac con il Comunicato del Presidente del 19 marzo 2025, che ha fornito indicazioni precise sulla compilazione dei Certificati di Esecuzione Lavori (CEL) per interventi realizzati nell’ambito di accordi quadro, partendo da un ripasso dell’istituto medesimo, il quale: – deve essere utilizzato per affidamenti ripetitivi e omogenei, senza eludere il Codice Appalti o limitare la concorrenza; – richiede che le stazioni appaltanti debbano quantificare i fabbisogni e specificare le modalità di calcolo della base d’asta; – richiede che le stazioni appaltanti debbano specificare “nel bando o in un apposito allegato, le modalità di calcolo della base d’asta ed esplicitando le componenti e le relative quantità che hanno condotto all’importo complessivo”; – richiede che i requisiti di qualificazione alla gara per l’affidamento dell’accordo quadro siano commisurati all’importo totale dell’accordo quadro, non ai singoli interventi attuativi. Ciò precisato, pertanto, l’Autorità ha chiarito che la norma generale prevede il rilascio di un CEL per ogni contratto attuativo, indicando importo e date di inizio e fine lavori della singola prestazione.

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In archivio
L'AUTORITA' ANTICORRUZIONE
di Gabriella Sparano
Si preferisce la soluzione “mobile”, ossia quella che fa decorrere il biennio di validità della qualificazione dalla data di invio dell’istanza. Tale sistema sarebbe più incentivante per la professionalizzazione e coerente con altri criteri a periodo mobile. Nessun cenno alle procedure di “riefficientamento”, parola alle stazioni appaltanti.
CONSIGLIO DI STATO
di Gabriella Sparano
La nuova normativa, in conformità con il diritto dell’Unione europea, si caratterizza per una maggiore apertura verso questo modulo contrattuale con l’eliminazione di alcuni limiti imposti dalla precedente disciplina.
PORTALE SERVIZI ANAC
di Gabriella Sparano
L’Autorità ne aveva parlato già nella Delibera n. 262 del 20 giugno 2023, relativa all’attuazione della versione 2.0 del FVOE – Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico. Poi, con la nota del 12/12/2024, ha confermato le implementazioni in corso. Il giorno successivo, invece, è arrivata la circolare del Dipartimento per gli Affari di Giustizia – Direzione Generale degli Affari Interni – del Ministero della Giustizia, che fissato al 1° luglio 2025 il momento in cui i suddetti certificati dovranno essere acquisiti dalle stazioni appaltanti esclusivamente a mezzo il FVOE.
IL PARERE DELLA COMMISSIONE SPECIALE
di Gabriella Sparano
Un monito che presagisce addirittura possibili contenziosi futuri derivanti proprio da un esercizio non proprio ortodosso della delega.
TAR LAZIO
di Gabriella Sparano
È evidente, pertanto, che ove dette sopravvenienze si verifichino successivamente alla valutazione di congruità dell’offerta, determinino il meccanismo del riequilibrio del contratto di appalto
INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
CONGIUNTURA
Frena la produzione industriale dell’eurozona che ad aprile torna con il segno negativo. Le stime preliminari diffuse da Eurostat mostrano una flessione congiunturale dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo, e ben più ampio è l’arretramento su base annua con -3% rispetto ad aprile 2023. Nell’intera Unione Europea la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di marzo e calata del 2% su base annua.  In Italia rispetto a marzo 2024 si è registrata una flessione dell’1% (dopo -0,5%) e del 2,9% rispetto ad aprile 2023 dopo il  -3,2%…