TAR PARMA

Sconto incondizionato fino al 5% dei buoni pasto, la norma del Codice 36 è legittima per la legge europea

di Gabriella Sparano
Il tetto massimo riconduce ad equilibrio la posizione di mercato degli esercenti convenzionati, costituendo per essi anche uno stimolo a mantenere attiva la loro adesione al circuito dei buoni pasto e per altri operatori economici un incentivo all’adesione.

Lo sconto incondizionato verso gli esercenti, in misura non superiore al 5% del valore nominale del buono pasto, previsto dall’articolo 131, comma 5, lett. c), del Decreto Legislativo n. 36/2023 per i servizi sostitutivi di mensa, e il connesso articolo 5, comma 5, dell’Allegato II.17 al medesimo Decreto Legislativo, sono violativi del Trattato sull’Unione europea (TUE) e del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea (TFUE)? Per la sentenza del TAR Parma del 05/03/2025, n. 85, a cui la questione è stata sottoposta, le suddette previsioni normative non sono né contrastanti con i principi e le libertà fondamentali consacrati dalla richiamata normativa unionale (e non richiedono, pertanto, l’invocato rinvio della questione alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea) né contrastanti con gli articoli 3, 11, 41 e 117 della Costituzione italiana.

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