La fine dell’equo compenso: prende avvio l’era dell’equo ribasso

di Niccolò Grassi
La parte rimanente, corrispondente al 35% dell’importo complessivo, potrà essere soggetta a ribasso, favorendo in tal modo una limitata competizione tra i partecipanti. Sorgono tuttavia alcune perplessità poiché, ciò che il Legislatore non ha considerato, è che tutt’oggi permangono i dubbi applicativi della L. n. 49/2023 al settore dei contratti pubblici, anzitutto con riferimento all’impatto che tale disposizione ha gestione delle procedure di affidamento.

Il concetto di equo compenso rappresenta un cardine imprescindibile nelle relazioni professionali, soprattutto in ambito pubblico, poiché ha l’obiettivo di garantire una remunerazione adeguata e proporzionata rispetto alla quantità e alla qualità del lavoro svolto dai professionisti. Si tratta di un istituto introdotto con la L. n. 49/2023 che, in sintesi, non solo mira a tutelare la dignità del professionista, ma rappresenta anche un elemento di equilibrio fondamentale per il funzionamento equo ed efficiente del sistema economico e giuridico, coinvolgendo una pluralità di soggetti, dalle pubbliche amministrazioni agli enti pubblici, fino agli operatori privati che si interfacciano con il settore dei contratti pubblici. Tuttavia, nonostante la chiarezza della legge, l’interpretazione fornita dall’ANAC con la Deliberazione n. 101/2024 suscitò ampie perplessità, soprattutto in riferimento alla flessibilità applicativa del principio di equo compenso, con particolare riguardo ai servizi tecnici.

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In archivio
CORTE DI CASSAZIONE
di Gabriella Sparano
La Sentenza del 25/07/2025, n. 27467: anche se l’aggiudicazione è “inquinata da illiceità”, l’appaltatore che esegue, anche solo in parte, gli obblighi contrattuali, ha diritto al relativo corrispettivo
ANTICORRUZIONE
di Gabriella Sparano
Il Comunicato del Presidente del 23 luglio 2025 (pubblicato il 30 luglio) sembra tuttavia scaricare l’onere e la responsabilità di verificare la regolarità delle polizze e la legittimità dell’emittente direttamente sulle stazioni appaltanti e sugli operatori economici, con effetti che possono determinare esclusioni dalle gare. Perplessità anche sul richiamo al Bando tipo n. 1/2023.
SENTENZA N. 6754
di Gabriella Sparano
La sentenza, infatti, basandosi sulla lex specialis della fattispecie posta al suo esame, ha rilevato come la stessa identificasse il requisito di capacità tecnica richiesto non già nella titolarità di un contratto pubblico, bensì nell’esecuzione del servizio in questione.
IL PARERE DELLA COMMISSIONE SPECIALE
di Gabriella Sparano
Un monito che presagisce addirittura possibili contenziosi futuri derivanti proprio da un esercizio non proprio ortodosso della delega.
TAR LAZIO
di Gabriella Sparano
È evidente, pertanto, che ove dette sopravvenienze si verifichino successivamente alla valutazione di congruità dell’offerta, determinino il meccanismo del riequilibrio del contratto di appalto
INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
CONGIUNTURA
Frena la produzione industriale dell’eurozona che ad aprile torna con il segno negativo. Le stime preliminari diffuse da Eurostat mostrano una flessione congiunturale dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo, e ben più ampio è l’arretramento su base annua con -3% rispetto ad aprile 2023. Nell’intera Unione Europea la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di marzo e calata del 2% su base annua.  In Italia rispetto a marzo 2024 si è registrata una flessione dell’1% (dopo -0,5%) e del 2,9% rispetto ad aprile 2023 dopo il  -3,2%…