EVENTI ECCEZIONALI

In Italia siccità a livelli preoccupanti, ecco la mappa dello stress idrico. Lo studio di Ambrosetti

Lo stress idrico è un indice che esprime la quantità percentuale di risorse idriche utilizzate in rapporto a quelle disponibili in una certa zona. Nel 2023, secondo lo studio, temperature in crescita ed effetti dell’azione dell’uomo hanno generato nuova pressione sulla risorsa idrica. L’Italia è il quarto Paese dell’Unione Europea per stress idrico, con un indice di 3,3 su 5. Solo Belgio (4,4), Grecia (4,3) e Spagna (3,9) presentano valori peggiori. Sono ben dodici le regioni italiane ad alto stress idrico e aumenteranno – di Giusy Iorlano

La siccità italiana ha raggiunto livelli preoccupanti tanto che è stata registrata una perdita del 51,5% delle risorse idriche rinnovabili in un anno rispetto alla media storica dal 1950. A metterlo nero su bianco la fotografia scattata da uno studio del think-tank The European House–Ambrosetti che ha decretato il 2022 come l’annus horribilis per il Belpaese con una perdita d’acqua consumata annualmente da oltre 14 milioni di persone, in pratica gli abitanti di Lombardia e Piemonte.

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18 Giugno 2024
Articoli

Giusy Iorlano

Giusy Iorlano è giornalista professionista. Laureata in Scienze politiche presso l’Università Luiss Guido Carli di Roma con una tesi in studi strategici, ha collaborato con numerose testate tra cui Euronews, Askanews, Tg1 economia. Collabora con MF-Milano Finanza.

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INFRASTRUTTURE

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Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.

CONGIUNTURA

Ad aprile frena la produzione industriale nell’area euro, -0,1% mensile e -3% annuo. Nella UE +0,5% e -2%

Frena la produzione industriale dell’eurozona che ad aprile torna con il segno negativo. Le stime preliminari diffuse da Eurostat mostrano una flessione congiunturale dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo, e ben più ampio è l’arretramento su base annua con -3% rispetto ad aprile 2023. Nell’intera Unione Europea la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di marzo e calata del 2% su base annua. In Italia rispetto a marzo 2024 si è registrata una flessione dell’1% (dopo -0,5%) e del 2,9% rispetto ad aprile 2023 dopo il -3,2%…