CONGIUNTURA

Fmi, l’Italia deve puntare sull’aumento strutturale della produttività più che sul taglio del cuneo fiscale

Il rapporto del Fondo Monetario sollecita misure che vadano nella direzione per aumentare la produttività del lavoro, come fattore di crescita del Paese e superando logiche di sussidi. Nel complesso, è prevista crescita del PIL dello 0,7% nel 2024. Gli investimenti del PNRR dovrebbero compensare il venir meno di quelli legati al Superbonus.

Aumentare in modo stabile la produttività del lavoro per crescere:  è questa una delle principali raccomandazioni che il Fondo Monetario Internazionale rivolge all’Italia nel rapporto diffuso al termine della missione nel nostro Paese, ai sensi dell’articolo IV dello statuto del Fondo. “Sono possibili e auspicabili consistenti risparmi per finanziare misure che favoriscano la crescita e l’efficienza” e “tra questi sostituendo i tagli al cuneo fiscale e i sussidi per le assunzioni con misure che aumentino in  modo permanente la produttività del lavoro”, incalza l’Fmi che sottolinea anche la necessità di intraprendere “con urgenza” questo percorso.  Il monito che giunge da Washington tocca un punto nevralgico che, peraltro, anche pochi giorni fa l’Istat aveva evidenziato nel Rapporto Annuale 2o24: negli ultimi 20 anni, la crescita dell’attività economica e della produttività del lavoro sono state particolarmente deboli, rispetto sia all’esperienza storica sia alle altre maggiori economie.

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IL PARERE DELLA COMMISSIONE SPECIALE
di Gabriella Sparano
Un monito che presagisce addirittura possibili contenziosi futuri derivanti proprio da un esercizio non proprio ortodosso della delega.
TAR LAZIO
di Gabriella Sparano
È evidente, pertanto, che ove dette sopravvenienze si verifichino successivamente alla valutazione di congruità dell’offerta, determinino il meccanismo del riequilibrio del contratto di appalto
INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
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CONGIUNTURA
Frena la produzione industriale dell’eurozona che ad aprile torna con il segno negativo. Le stime preliminari diffuse da Eurostat mostrano una flessione congiunturale dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo, e ben più ampio è l’arretramento su base annua con -3% rispetto ad aprile 2023. Nell’intera Unione Europea la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di marzo e calata del 2% su base annua.  In Italia rispetto a marzo 2024 si è registrata una flessione dell’1% (dopo -0,5%) e del 2,9% rispetto ad aprile 2023 dopo il  -3,2%…