LA SENTENZA DEL TAR LAZIO

L’offerta economica fatta in gara è una proposta irrevocabile anche se cambiano le condizioni esterne e di mercato

Il Tribunale chiarisce che l’offerta presentata dall’operatore economico ha una doppia natura: rispetto alle condizioni normative per l’esecuzione del contratto assume il valore di accettazione; rispetto alle condizioni economiche, invece, assume il valore di una proposta irrevocabile, ai sensi dell’articolo 32, comma 4, del codice 50 (oggi, articolo 17, comma 4, del nuovo codice 36) e come tale è soggetta alla disciplina generale prevista dall’articolo 1329 del codice civile, secondo cui la revoca della proposta irrevocabile è senza effetto – di Gabriella Sparano

Il concorrente non può recedere dalla propria offerta neppure per eccessiva onerosità sopravvenuta della prestazione in gara.

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In archivio
IL TESTO DEFINITIVO APPROVATO DAL CDM
di Giorgio Santilli
La franchigia del meccanismo revisionale scende dal 5 al 3%, la rivalutazione sale dall’80 al 90%. Saltano le penali pagate come causa di esclusione dalla gara di un’impresa. Si rafforza il contratto firmato dalle organizzazione più rappresentative ma resta uno spazio per contratti alternativi. L’anticipazione sale per tutti al 20% elevabile al 30% dal bando.

IL PARERE DELLA COMMISSIONE SPECIALE
di Gabriella Sparano
Un monito che presagisce addirittura possibili contenziosi futuri derivanti proprio da un esercizio non proprio ortodosso della delega.
TAR LAZIO
di Gabriella Sparano
È evidente, pertanto, che ove dette sopravvenienze si verifichino successivamente alla valutazione di congruità dell’offerta, determinino il meccanismo del riequilibrio del contratto di appalto
INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
CONGIUNTURA
Frena la produzione industriale dell’eurozona che ad aprile torna con il segno negativo. Le stime preliminari diffuse da Eurostat mostrano una flessione congiunturale dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo, e ben più ampio è l’arretramento su base annua con -3% rispetto ad aprile 2023. Nell’intera Unione Europea la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di marzo e calata del 2% su base annua.  In Italia rispetto a marzo 2024 si è registrata una flessione dell’1% (dopo -0,5%) e del 2,9% rispetto ad aprile 2023 dopo il  -3,2%…