Prevede lo sviluppo di percorsi di aggiornamento professionale; l’elaborazione di emendamenti e documenti sulle tematiche della rigenerazione urbana e del recupero edilizio; la valutazione di eventuali proposte di legge volte a migliorare la vita dei Comuni e degli amministratori locali; promozioni di tavoli di lavoro finalizzati allo studio di normative, all’elaborazione di iniziative, volte a favorire la divulgazione e la uniforme applicazione della normativa tecnica sul territorio. E, ancora, il protocollo punta anche lo sviluppo di attività di ricerca e divulgazione nel settore della rigenerazione urbana e del recupero edilizio; organizzazione di convegni, seminari e giornate di studio finalizzate alla diffusione della cultura della rigenerazione urbana e del recupero edilizio e ogni altra forma di valorizzazione del patrimonio informativo e l’istituzione di borse di studio. Nell’attuazione dell’accordo, che sarà valido per un anno, Cni e Anci si avvarranno anche del supporto del Centro Nazionale Studi Urbanistici (CeNSu) ed, eventualmente, anche della collaborazione di enti pubblici di ricerca. Il protocollo, spiegano Anci e Cni, potrà essere adottato come modello e punto di riferimento per analoghe attività e iniziative locali che possono coinvolgere gli ordini territoriali degli ingegneri e le associazioni territoriali dell’Anci.
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