CONGIUNTURA

A marzo superindice dell’economia Usa a -0,3%, per il PIL segnali di raffreddamento

Cala a marzo il superindice dell’economia statunitense Lei. L’indicatore elaborato dal gruppo di ricerca Conference Board, che fornisce una prima indicazione dei punti di svolta significativi nel ciclo economico e delle direzione in cui si sta dirigendo l’economia nel breve termine, segna un calo dello 0,3 %  a 102,4 punti, dopo l’incremento che si era registrato a febbraio. Nei sei mesi da settembre 2023 a marzo 2024, l’indice mostra una contrazione del 2,2%, una diminuzione più contenuta rispetto a quella del 3,4% del precedente semestre…

Dopo l’”effimero” incremento di febbraio, rileva il Conferenze Board, a determinare il calo di marzo sono “i contributi negativi provenienti dallo spread di rendimento, dai nuovi permessi di costruire, dalle prospettive dei consumatori sulle condizioni commerciali, dai nuovi ordini e dalle richieste di disoccupazione”. Nel complesso, il Leading Economics Index  segnala prospettive fragili per l’economia statunitense anche se non recessive. L’aumento del debito al consumo, i tassi di interesse elevati e le persistenti pressioni inflazionistiche continuano a rappresentare rischi per l’attività economica nel 2024. Il Conference Board prevede che la crescita del pil si raffredderà nella dopo la rapida espansione nella seconda metà del 2023.

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EMISSIONI IN AUMENTO
Amazon, Meta, Nvidia, Microsoft, Google e Apple emettono ogni anno 130 milioni di tonnellate e consumano energia per 91 milioni di MWh, come Belgio e Cile. I numeri, presentati da Karma Metrix nell’edizione 2024 dell’Osservatorio ESG Big Tech, sono il prodotto dell’analisi dei bilanci delle società. Quelle del comparto digitale, appunto, inquinano sempre di più e nella classifica mondiale si posizionerebbero al 37° posto.
1° IN ITALIA, NEI PRIMI 10 AL MONDO
E’ entrato in azione ieri sui padiglioni espositivi di Rho-Fiera Milano l’impianto solare di A2a e Fondazione Fiera, unite nella joint venture Fair Renew. Si tratta del primo impianto per grandezza in Italia e tra i primi dieci al mondo con 50mila pannelli, una superficie coperta di 330mila metri quadrati, una potenza installata di 18 MWp h e una produzione pari a 21,6 GWh annui. Permetterà così di coprire i consumi di quasi 8mila famiglie, risparmiando emissioni annue per circa 10mila tonnellate di CO2.
LA DECISIONE IN COMMISSIONE
Alla fine, nel pieno caos del dibattito in Commissione Finanze, Forza Italia ha ritirato i due emendamenti che puntavano a ridurre il ruolo di ARERA sull’elaborazione delle tariffe sui rifiuti. A firmarli erano stati i senatori Claudio Fazzone e Claudio Lotito. Il dibattito sulla questione era iniziato lunedì con la lettera di Assoambiente (per voce del presidente Chicco Testa) al governo. Anche ieri erano seguite numerose reazioni contrarie da imprese e consumatori.
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SETTORI IN CRISI
Molto positivo il primo incontro cui hanno partecipato numerose aziende e le principali associazioni di categoria, tra cui ANIR Confindustria, Angem e Confcooperative. Al termine dell’appuntamento il Presidente di ANIR Confindustria, Massimo Piacenti, ha dichiarato: “Il settore della ristorazione collettiva sta attraversando una crisi senza precedenti. Gli effetti della pandemia, seguiti dalle tensioni del conflitto russo-ucraino, hanno esacerbato le difficoltà economiche e operative delle nostre imprese”.