LE GIORNATE DI STUDIO SNA-FONDAZIONE LEONARDO SUL PPP

“Dopo il PNRR, tornerà il partenariato pubblico-privato: il codice 36 ha fatto ordine, ora serve fiducia per fare bene”

Severino: “Collaborazione decisiva per vincere le sfide delle transizioni ecologica, digitale e demografica”. Violante: “Superata la sfiducia su cui era centrato il vecchio codice, ma ora dare più spazio a chi ha le competenze”. Busìa: “Il partenariato deve essere un patto di lungo periodo fondato su una condivisione di competenze: il pubblico definisce gli obiettivi, il privato deve assumere il rischio della realizzazione”. Gli interventi di Scannapieco (CDP), Mattarella (Invitalia) e Palermo (Acea) – di Giorgio Santilli

Bisogna cominciare a gettare uno sguardo oltre il PNRR, oltre il 2026. E recuperare ciò che il PNRR ha molto trascurato, un po’ per la sbornia di risorse disponibili, un po’ per i tempi stretti di realizzazione degli investimenti: il rapporto tra pubblico e privato, se la vogliamo mettere in termini culturali; il partenariato pubblico-privato, in termini, invece, di strumenti contrattuali. Sarà fondamentale quando serviranno nuove risorse e nuove capacità di progettare e realizzare interventi fondamentali per raggiungere gli obiettivi delle grandi transizioni: allora scopriremo il lavoro di pulizia, riordino e rifinitura che ha fatto il codice degli appalti 36/2023 con il libro IV.

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GS

In archivio
IL TESTO DEFINITIVO APPROVATO DAL CDM
di Giorgio Santilli
La franchigia del meccanismo revisionale scende dal 5 al 3%, la rivalutazione sale dall’80 al 90%. Saltano le penali pagate come causa di esclusione dalla gara di un’impresa. Si rafforza il contratto firmato dalle organizzazione più rappresentative ma resta uno spazio per contratti alternativi. L’anticipazione sale per tutti al 20% elevabile al 30% dal bando.

di Gabriella Sparano
L’articolo 15, infatti, si arricchisce, al comma 2, di un ulteriore periodo (non previsto nello schema di correttivo) il quale prevede che “Resta in ogni caso ferma la possibilità per le stazioni appaltanti, in caso di accertata carenza nel proprio organico di personale in possesso dei requisiti di cui all’allegato I.2., di nominare il RUP tra i dipendenti di altre amministrazioni pubbliche”. E’ una previsione che, probabilmente, mira a venire incontro alle difficoltà lamentate da tante stazioni appaltanti.
TAR Basilicata-Potenza
di Gabriella Sparano
A smentire la suddetta doglianza, in verità, sarebbe bastato ricordare che la contestata disposizione altro non è che la pedissequa ripetizione di quanto contenuto nel Bando tipo dell’ANAC n. 1/2023, a cui, ai sensi dell’ultimo periodo dell’ultimo comma dell’articolo 83 del Codice, le stazioni appaltanti devono attenersi, salvo che non abbiano espressamente motivato, nella delibera a contrarre, le deroghe ad esso apportate. Pertanto, il ricorrente, avrebbe dovuto impugnare anche il Bando tipo che vi dava fondamento e legittimazione.
IL PARERE DELLA COMMISSIONE SPECIALE
di Gabriella Sparano
Un monito che presagisce addirittura possibili contenziosi futuri derivanti proprio da un esercizio non proprio ortodosso della delega.
TAR LAZIO
di Gabriella Sparano
È evidente, pertanto, che ove dette sopravvenienze si verifichino successivamente alla valutazione di congruità dell’offerta, determinino il meccanismo del riequilibrio del contratto di appalto
INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
CONGIUNTURA
Frena la produzione industriale dell’eurozona che ad aprile torna con il segno negativo. Le stime preliminari diffuse da Eurostat mostrano una flessione congiunturale dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo, e ben più ampio è l’arretramento su base annua con -3% rispetto ad aprile 2023. Nell’intera Unione Europea la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di marzo e calata del 2% su base annua.  In Italia rispetto a marzo 2024 si è registrata una flessione dell’1% (dopo -0,5%) e del 2,9% rispetto ad aprile 2023 dopo il  -3,2%…