In occasione dell’ultima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP28), ricorda l’Ocse, i Paesi si sono impegnati ad aumentare la resilienza delle infrastrutture entro il 2030. Massiccia è la quantità di risorse necessarie per perseguire questo obiettivo. Ocse, Banca Mondiale e Un Enviroment stimano un fabbisogno di 6,9 trilioni di dollari di investimenti annuali al 2030 per assicurare che questi siano compatibili con i Sustainable Development Goals e l’Accordo di Parigi. Parallelamente, i beni infrastrutturali costituiscono una quota importante dei danni economici, con le perdite dovute ai disastri che sono aumentate di sette volte tra gli anni ’70 e il 2010, passando da una media di 198 miliardi di dollari a 1.600 miliardi di dollari. Questo, a sua volta, moltiplica le perdite (ad esempio, il mancato guadagno) per le imprese le cui attività sono state interrotte.
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GS
- 17 Aprile 2024
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