AD ASSIMPREDIL LO STUDIO CRESME-SYMBOLA

De Albertis: “Case green, sfida enorme. Confronto su incentivi e cessione credito”. Osnato (FdI): “Sostegni sì, ma selettivi”

Le stime degli investimenti necessari per attuare la EPBD variano da 170 a 320 miliardi di euro, il ministero dell’Ambiente lavora al piano nazionale. Aperture dal presidente della commissione Finanze della Camera. Petrucco, da maggio presidente della Federazione europea costruttori: servono fondi UE. Realacci: dall’edilizia contributo per ridurre dipendenza energetica e bollette. Bellicini: servono incentivi ragionevoli, lunghi e misurabili negli effetti. Trivella: piano urgente, non possiamo fermare tutto. Toia: abbiamo eliminato i divieti contenuti negli studi iniziali – di Giorgio Santilli

“Il recepimento in Italia della Energy Performance Building Directive (EPBD) è una delle grandi sfide cui saremo chiamati nei prossimi anni e il settore dell’edilizia è pronto, ma per rispettare tempistiche e obiettivi sarà necessario prevedere incentivi fiscali adeguati e rimodulati anche in base alla qualità tecnica degli interventi da effettuare, senza accantonare cessione del credito e sconto in fattura, pianificare gli interventi su un arco temporale congruo e porre attenzione alla qualificazione delle imprese che devono effettuare i lavori. Su questi punti Assimpredil Ance ha lavorato in questi anni, ora è fondamentale un confronto con le istituzioni per trovare le soluzioni più percorribili e più opportune”. Regina De Albertis, presidente di Assimpredil Ance, ha aperto così ieri il confronto sull’attuazione della direttiva Ue, all’ultimo passaggio dell’approvazione del Consiglio UE, in una mattinata partita con la presentazione dello studio commissionato a Symbola-CRESME, in collaborazione con European Climate Foundation, per fare una prima stima degli investimenti necessari per attuare la direttiva.

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