REGOLE E DEROGHE

L’ANAC ha creato un periodo transitorio in cinque mosse (non previsto dal codice) per fronteggiare la digitalizzazione

Fino al 30 giugno 2024 possibile anche a mezzo PEC verificare l’autenticità della polizza presentata a garanzia dell’offerta, fino a settembre l’interfaccia web per gli affidamenti sotto i 5mila euro, dal 20 febbraio il bonifico per effettuare il pagamento del contributo di gara, dall’8 marzo al 30 settembre la possibilità data agli istituti scolastici di fare alcuni affidamenti mirati prescindendo dalla loro qualificazione, la registrazione in autonomia dei responsabili di fase – di Gabriella Sparano

Con il 1° gennaio 2024 sarebbero dovute terminare tutte le fasi transitorie previste dal codice 36,
caratterizzato appunto da una operatività a tappe: il 1° aprile 2023 entrata in vigore; il 1° luglio 2023 efficacia; il 1° gennaio 2024 digitalizzazione e piena efficacia delle disposizioni normative a essa
legate. E, invece, no. Anzi.
L’ANAC, infatti, per far fronte velocemente alle tante problematiche operative segnalate dalle
stazioni appaltanti, proprio all’indomani della digitalizzazione degli appalti pubblici o comunque
a essa legate, si è lanciata nella previsione di una serie di misure di carattere appunto transitorio.
Per alcune ha previsto un preciso periodo di durata (decorrenza e fine), per altre, invece, ha disposto
sine die, ossia “fino a nuovo comunicato”.
Con tutte, però, ha finito per derogare, in un modo o nell’altro, a regole generali e tempistiche
stabilite dal codice o in esso presupposte, facendo storcere la bocca a tutte quelle stazioni
appaltanti che, invece, hanno risposto con maggiore reattività alle scadenze e agli obblighi
codicistici, conformandosi ed adeguandosi ad essi per tempo.

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Accedi per continuare nella lettura.

Non hai ancora un abbonamento?

Abbonati ora o richiedi la demo gratis per 10 giorni!

In archivio
TAR LIGURIA
di Niccolò Grassi
In relazione al noto Festival, il tribunale ha affermato che per i contratti attivi (come quello in questione, che offre opportunità di guadagno al concessionario), il principio di concorrenza impone l’interpello del mercato e il confronto di offerte concorrenti; si tratta di un obbligo che deriva dai principi generali sanciti dall’art. 13, comma 5, del Codice nonché dai regolamenti di contabilità pubblica.
TAR LOMBARDIA-BRESCIA
di Gabriella Sparano
L’elemento “tempo” rimane un fattore estrinseco, che può assumere un’ipotetica rilevanza solo nel caso in cui alla brevità delle operazioni concorsuali si accompagni un esito irrazionale ed illogico”.
AFFIDABILITà DELLE OFFERTE E DISCREZIONALITà DELLA STAZIONE APPALTANTE
di Niccolò Grassi
Baluardo contro il rischio di aggiudicazioni non sostenibili economicamente o tecnicamente. la valutazione delle offerte anomale è uno degli strumenti più significativi nel garantire la corretta esecuzione di contratti pubblici
IL PARERE DELLA COMMISSIONE SPECIALE
di Gabriella Sparano
Un monito che presagisce addirittura possibili contenziosi futuri derivanti proprio da un esercizio non proprio ortodosso della delega.
TAR LAZIO
di Gabriella Sparano
È evidente, pertanto, che ove dette sopravvenienze si verifichino successivamente alla valutazione di congruità dell’offerta, determinino il meccanismo del riequilibrio del contratto di appalto
INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
CONGIUNTURA
Frena la produzione industriale dell’eurozona che ad aprile torna con il segno negativo. Le stime preliminari diffuse da Eurostat mostrano una flessione congiunturale dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo, e ben più ampio è l’arretramento su base annua con -3% rispetto ad aprile 2023. Nell’intera Unione Europea la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di marzo e calata del 2% su base annua.  In Italia rispetto a marzo 2024 si è registrata una flessione dell’1% (dopo -0,5%) e del 2,9% rispetto ad aprile 2023 dopo il  -3,2%…