POLITICHE ABITATIVE/1

Il Piano Casa di Salvini entra nel vivo. Al via quattro tavoli tecnici: semplificazione e risorse i nodi da sciogliere

Nella terza riunione al MIT con le associazioni sono stati organizzati i gruppi di lavoro che si riuniranno con cadenza settimanale. L’obiettivo è riscrivere il testo unico dell’edilizia per semplificare le procedure, ma anche individuare soluzioni per il finanziamento del nuovo housing sociale. Tra le possibilità un modello per partnership pubblico-private, sostegno dei piani da parte delle banche, incentivi fiscali per le rigenerazioni e gli affitti – di Deborah Appolloni

Semplificazione normativa con la riforma del testo unico per l’edilizia, una legge nazionale per la rigenerazione urbana, l’attivazione del fascicolo del fabbricato digitale, pianificazione a livello nazionale degli interventi di edilizia pubblica, promozione di partnership pubblico-private per il social housing, finanziamenti strutturali e rifinanziamento dei fondi a sostegno della locazione. Sono alcune delle proposte per il nuovo Piano casa presentate dalle associazioni del settore al ministro Salvini che presiede il tavolo avviato lo scorso dicembre e entrato nel vivo con la riunione di martedì 20 febbraio al Mit, durante la quale sono stati avviati i quattro gruppi di lavoro tematici che dovranno finalizzare le proposte.

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In relazione al noto Festival, il tribunale ha affermato che per i contratti attivi (come quello in questione, che offre opportunità di guadagno al concessionario), il principio di concorrenza impone l’interpello del mercato e il confronto di offerte concorrenti; si tratta di un obbligo che deriva dai principi generali sanciti dall’art. 13, comma 5, del Codice nonché dai regolamenti di contabilità pubblica.
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