Roma prova a sperimentare la massima trasparenza negli appalti, anche in quelli sotto soglia e, con una circolare del 18 gennaio scorso, firmata dal Dipartimento sviluppo e infrastrutture, invita le stazioni appaltanti che fanno capo al Comune (opere stradali, dissesto idrogeologico, edilizia sociale e scolastica, impianti tecnologici e progetti strategici) a scegliere procedure aperte con l’inversione procedimentale utilizzando la piattaforma certificata messa a disposizione sul portale Tuttogare. Il che significa che i bandi di gara dovranno essere pubblicati sul portale e che l’apertura delle offerte tecniche avverrà in prima istanza in forma anonima e, solo in un secondo momento, verrà aggiunta l’informazione sulla parte economica per la valutazione dell’assegnazione definitiva. Tutto questo per “favorire la massima trasparenza e partecipazione delle imprese e per il “rispetto del risultato e della massima celerità”. Una posizione che trova del tutto d’accordo i costruttori di ANCE Roma-ACER che da sempre, per bocca del presidente Antonio Ciucci, propongono questo modello.
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