APPALTI NELLA CAPITALE

A Roma gare aperte anche sotto soglia. Comune e costruttori: trasparenza e velocità. PNRR e Giubileo a metà del guado

Una circolare del Dipartimento Sviluppo e Infrastrutture di Roma Capitale invita le stazioni appaltanti a ricorrere a procedure aperte in tutte le gare pubbliche anche quelle sotto soglia. Il richiamo arriva in un momento di boom del settore edilizio in città, con il 73% delle risorse PNRR messe a terra e il 48,8% dei finanziamenti per il Giubileo attivati. Ciucci (Acer-Ance Roma): “I costruttori sono fiduciosi, ma attenzione: la rimodulazione del PNRR di 11 miliardi può creare problemi di liquidità” – di Deborah Appolloni

Roma prova a sperimentare la massima trasparenza negli appalti, anche in quelli sotto soglia e, con una circolare del 18 gennaio scorso, firmata dal Dipartimento sviluppo e infrastrutture, invita le stazioni appaltanti che fanno capo al Comune (opere stradali, dissesto idrogeologico, edilizia sociale e scolastica, impianti tecnologici e progetti strategici) a scegliere procedure aperte con l’inversione procedimentale utilizzando la piattaforma certificata messa a disposizione sul portale Tuttogare. Il che significa che i bandi di gara dovranno essere pubblicati sul portale e che l’apertura delle offerte tecniche avverrà in prima istanza in forma anonima e, solo in un secondo momento, verrà aggiunta l’informazione sulla parte economica per la valutazione dell’assegnazione definitiva. Tutto questo per “favorire la massima trasparenza e partecipazione delle imprese e per il “rispetto del risultato e della massima celerità”. Una posizione che trova del tutto d’accordo i costruttori di ANCE Roma-ACER che da sempre, per bocca del presidente Antonio Ciucci, propongono questo modello.

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CORTE DEI CONTI
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Inoltre, spetta alla singola amministrazione valutare concretamente quale parte degli oneri assicurativi debba essere coperta con il 20% delle risorse di cui all’articolo 45, comma 2 (a discapito di altre finalità previste) e quale parte debba essere finanziata con altre risorse del quadro economico.
TAR FRIULI-VENEZIA GIULIA
di Niccolò Grassi
Il chiarimento della sentenza del 16 aprile: la stazione appaltante non deve essere qualificata per poter valutare una proposta di PPP presentata ai sensi dell’art. 193 del nuovo Codice.
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IL PARERE DELLA COMMISSIONE SPECIALE
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Un monito che presagisce addirittura possibili contenziosi futuri derivanti proprio da un esercizio non proprio ortodosso della delega.
TAR LAZIO
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INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
CONGIUNTURA
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