IL RAPPORTO CRESME

Il codice non ferma gli appalti e l’ultima spinta del PNRR (in deroga) fa ancora record: bandi per 93,9 miliardi nel 2023

Nuovo record per l’avvio di procedure di opere pubbliche: superato di 11 miliardi e del 13% il dato storico del 2022. Leggera flessione percentuale per l’appalto integrato, dal 40% al 36% ma resta sempre la tipologia più utilizzata, affiancato dal contratto di sola esecuzione lavori. Il boom dei comuni (+108%) ora sconta le incertezze del dopo PNRR. Per la prima volta la macchina non si è fermata nell’anno di introduzione di nuove regole: decisiva la clausola Salvini di non applicabilità delle nuove regole a tutte le opere PNRR – di Giorgio Santilli

Per la prima volta in un anno di entrata in vigore/operatività di un nuovo codice degli appalti non c’è stato il blocco della macchina amministrativa. Anzi. Il 2023 è stato l’anno dei record assoluti, capace di superare anche l’incredibile dato storico del 2022 quando andarono in appalto lavori per 83,1 miliardi. Il Rapporto CRESME sui dati 2023 ci dice che sono stati 93,9 miliardi i lavori andati in gara o per cui sia stata avviata la procedura di affidamento: +13% rispetto all’anno precedente.

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