IL 35° RAPPORTO CONGIUNTURALE CRESME

Nel 2024 -28 miliardi di Superbonus e +5,4 miliardi di opere pubbliche (ma pendono 130 miliardi di aggiudicazioni)

Anche in valori assoluti il maxincentivo fiscale vale nel 2023 cinque volte il mercato delle opere pubbliche. Insieme le due voci del rinnovo abitativo e delle opere pubbliche fanno il 58% dell’intero mercato delle costruzioni, ma si riducono di 24 miliardi il prossimo anno, più delle caduta dell’intero mercato (-20 miliardi). L’unica carta per vincere la sfida del PNRR e quella di un nuovo equilibrio per il settore è tramutare rapidamente in cantiere, contro ogni scetticismo, i 130 miliardi di contratti di appalto aggiudicati nel 2022-23 – di Giorgio Santilli

Una perdita di 28 miliardi di euro (a prezzi correnti) negli investimenti in rinnovo abitativo per effetto dello stop al Superbonus e una crescita di 4 miliardi di investimenti nelle nuove opere pubbliche che diventano 5,4 miliardi se si considera la realizzazione di edifici pubblici e 7,7 miliardi se si includono anche le manutenzioni. Comunque poco per tamponare la falla prodotta dalla frenata degli incentivi fiscali e per evitare che il settore delle costruzioni registri nel 2024 una caduta dell’8,5% degli investimenti in termini reali rispetto al livello del 2023 che a sua volta dà un primo segnale di frenata (-0,6%) dopo il biennio di crescita impetuosa 2021-2022. 

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