«Non è una difesa d’ufficio del settore, ma una preoccupazione che ho per la politica: un anno fa, al congresso dei Giovani ANCE di Positano, noi eravamo per tutti la speranza di una solida crescita, ci dissero che si apriva una stagione entusiasmante; mi chiedo: cosa abbiamo fatto in quest’anno per diventare il male assoluto?». Non risparmia la battuta al vetriolo alla maggioranza di governo la presidente dell’ANCE, Federica Brancaccio, dopo le polemiche sul Superbonus, sulla manovra e sulle tasse sulla casa. Brancaccio parla al congresso annuale dei giovani dell’associazione e insiste sul tono molto duro: «E’ il senso di responsabilità che ci fa dire che siamo molto preoccupati per questa manovra, perché senza investimenti per la crescita il rischio è di avere un PIL negativo». E a proposito del Ponte sullo Stretto, unico investimento in legge di bilancio che assorbe tutte le risorse aggiuntive disponibili, non rinuncia a dire chiaramente la sua: «Figuriamoci se noi possiamo essere contrari al Ponte sullo Stretto, un’opera che ci dà lustro. Ma va fatto con risorse aggiuntive». Sul Superbonus 110% il tono non è meno netto, anche se la posizione è quella che ormai ripete da mesi: «Serve una proroga per completare i lavori, perché io non voglio fare la Cassandra, ma il caos ci sarà certamente se non preveniamo il contenzioso fra imprese e condomini».
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