«Trasparenza, semplificazione delle norme, certezza dei tempi amministrativi, applicazione senza lasciare spazio a interpretazioni soggettive e soprattutto una ritrovata capacità della macchina amministrativa»: sono queste le condizioni fondamentali che servono a Roma Capitale per ripartire con lo sviluppo pubblico e privato e per accendere e far correre il Piano regolatore con le nuove Norme tecniche attuative. Parola di Antonio Ciucci, presidente di Ance Roma-Acer che così ha aperto ieri il convegno organizzato dai costruttori romani con l’Ordine degli architetti di Roma. Oggetto dell’incontro: spiegare la proposta che tutte le categorie economiche e professionali, all’unanimità, avanzano all’amministrazione di Roma Capitale di modifica alle Norme tecniche di attuazione del Piano regolatore, approvate dalla giunta il 13 giugno scorso e presto all’esame dell’Assemblea capitolina per l’adozione (le NTA sono infatti una variante, sia pure non generale, al PRG che arriva a 15 anni dall’entrata in vigore del Piano). Serve una scossa, un cambiamento di passo (e di numerose norme) nel corso della discussione nell’Assemblea capitolina che porterà all’adozione della variante.
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