GLI ESAMI A BRUXELLES NON FINISCONO MAI

PNRR e appalti, un decreto legge correggerà il codice 36 entro fine anno. Progetti Pinqua di Roma verso lo stralcio

Gli incontri di Fitto a Bruxelles hanno confermato che riforma dei contratti e giustizia sono i temi sotto esame. Richiesta italiana del finanziamento della quarta rata entro il 17 settembre, poi assessment della commissione con l’esame a 360 gradi del codice. Nel mirino rinvio della digitalizzazione e tempi di pagamento PA. Molte amministrazioni stanno chiedendo di stralciare i progetti destinati a finire in ritardo: non ci saranno poi altre possibilità di farlo fino al 2026. Per il Pinqua in forte ritardo la metà dei progetti, Gualtieri pronto a chiedere l’esclusione – di Giorgio Santilli

Sarà un decreto legge, entro la fine dell’anno, a correggere il codice 36 sui contratti pubblici per adeguarlo alle obiezioni che stanno maturando in sede europea. L’incontro che il ministro per le politiche europee, Raffaele Fitto, ha avuto lunedì 4 settembre a Bruxelles con Céline Gauer, direttrice della task force Ue sul Recovery Fund, ha confermato che la riforma degli appalti e tutte le scadenze in qualche modo collegate (digitalizzazione ma anche tempi di pagamento della PA) sono, insieme alle riforme della giustizia, gli osservati speciali della Commissione per questa tornata di esami che riguardano tre step: la revisione degli obiettivi della quarta rata, la revisione generale del PNRR italiano con uno stralcio di 16 miliardi di progetti e, a seguire, la richiesta di pagamento della quarta rata. Proprio questo ultimo passaggio, che Fitto intende svolgere entro il 17 settembre, darà il via all’iter che porterà alla valutazione a 360 gradi (assessment) della  commissione Ue sulla riforma degli appalti, prevedibile per fine ottobre-novembre.

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