«La rimodulazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza appena ufficializzata dal governo rischia di essere un passo indietro per la città pubblica e la messa in sicurezza del territorio». L’Istituto Nazionale di Urbanistica sottolinea la necessità che agli interventi usciti dal perimetro del PNRR, tra cui quelli che rientrano nei Piani urbani integrati e che riguardano la rigenerazione urbana e il contrasto al rischio idrogeologico, «continuino a essere riservate sia le risorse necessarie alla realizzazione che il medesimo ordine di urgenza e priorità, tipico del piano. Il dibattito in Parlamento, e la relazione del Servizio studi di Camera e Senato, hanno messo in evidenza che tali requisiti sono ancora da garantire. Stiamo parlando di 13 miliardi sui 16 complessivi tolti dal PNRR di diretta competenza dei Comuni, e di gare in molti casi fatte quando non di cantieri aperti e di opere già concluse».
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