A dirlo ieri è stato il direttore generale di Utilitalia, Giordano Colarullo. “Attendiamo ancora il decreto sulle aree idonee per le rinnovabili, e con questo provvedimento si riducono le potenziali aree di sviluppo. Vedremo quanti ne metteranno [di pannelli sollevati da terra, ndr], visto che sono più costosi di quelli a terra. Pensiamo che se ne installeranno meno, e questo metterà a rischio gli obiettivi di rinnovabili del PNIEC”. Per Colarullo, però, non è “in discussione l’obiettivo del governo di tutela dell’agricoltura” bensì “il percorso scelto, un divieto generalizzato, senza flessibilità per fare valutazioni economiche. Se il governo voleva difendere la destinazione agricola dei terreni, poteva pensare a incentivi per quegli agricoltori che vogliono convertire i loro fondi al fotovoltaico perché poco redditizi”.
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