Le linee guida della Scuola Nazionale di Amministrazione (SNA), in collaborazione con ANAC, MIT e Funzione pubblica, sui requisiti che devono avere i formatori delle stazioni appaltanti e della PA in materia di appalti, intercettate da Gabriella Sparano e raccontate sul Diario dei nuovi appalti in questo articolo, meritano una ripresa e una messa a fuoco da parte nostra per dare a chi ci legge tutti gli elementi necessari per farsi un’opinione corretta. E per aderire, o meno, a una idea molto forte che il Diario dei nuovi appalti e io personalmente ci siamo fatti e che tra due minuti esporrò. L’idea, diciamolo subito, non riguarda solo e tanto le linee guida, che per altro sono state “firmate” da soggetti di grande autorevolezza in materia come Paola Severino e Giuseppe Busìa, quanto il comma del codice appalti (articolo 63, comma 10) che le prevede e le legittima. È l’effetto sul mercato di questo sistema giuridico che non ci piace proprio.
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