LA SENTENZA DEL TAR PIEMONTE

Serve il contraddittorio per escludere due offerte sospettate di rispondere a un unico centro decisionale

L’Amministrazione può legittimamente disporre l’esclusione “solo sulla base di plurimi elementi sintomatici dell’esistenza di un collegamento sostanziale tra più partecipanti ad una stessa procedura, che siano risultati in concreto all’esito di un apposito subprocedimento svolto in contraddittorio con le imprese interessate” – di Gabriella Sparano

Per escludere dalla gara i concorrenti le cui offerte sono imputabili a un unico centro decisionale non sono sufficienti i rilevanti indizi, ma serve anche un adeguato contraddittorio con gli operatori economici.

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GS

In archivio
ANAC
di Gabriella Sparano
Secondo l’atto del 30 luglio n.1996, viola i principi fondamentali degli appalti pubblici.
D.L. 9 settembre 2025, n. 127
di Niccolò Grassi
Le disposizioni sono già entrate in vigore dal 10 settembre 2025 e si applicano alle procedure avviate da tale data, rafforzando l’allineamento tra principio del risultato e tutela dell’incolumità e dell’inclusione nelle uscite scolastiche.
IL PARERE DELLA COMMISSIONE SPECIALE
di Gabriella Sparano
Un monito che presagisce addirittura possibili contenziosi futuri derivanti proprio da un esercizio non proprio ortodosso della delega.
TAR LAZIO
di Gabriella Sparano
È evidente, pertanto, che ove dette sopravvenienze si verifichino successivamente alla valutazione di congruità dell’offerta, determinino il meccanismo del riequilibrio del contratto di appalto
INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
CONGIUNTURA
Frena la produzione industriale dell’eurozona che ad aprile torna con il segno negativo. Le stime preliminari diffuse da Eurostat mostrano una flessione congiunturale dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo, e ben più ampio è l’arretramento su base annua con -3% rispetto ad aprile 2023. Nell’intera Unione Europea la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di marzo e calata del 2% su base annua.  In Italia rispetto a marzo 2024 si è registrata una flessione dell’1% (dopo -0,5%) e del 2,9% rispetto ad aprile 2023 dopo il  -3,2%…