La ribassabilità della manodopera spiegata dal CdS

di Gabriella Sparano

L’articolo 41, comma 14, del Codice impone che i costi della manodopera, sebbene indicati separatamente dalla Stazione Appaltante, siano inclusi nell’importo complessivo posto a base di gara, sul quale va calcolato il ribasso percentuale. Tuttavia, la successiva indicazione separata dei costi di manodopera nell’offerta consente all’operatore economico di determinarne l’entità. Qualora l’operatore, pur calcolando il ribasso sull’importo totale, dichiari un costo della manodopera pari a quello stimato dalla Stazione Appaltante, si configura una scelta di non applicare la riduzione a tale voce. In questo caso, l’effetto pratico è che il ribasso incide esclusivamente sulla parte dell’importo a base d’asta al netto dei costi di manodopera, e pertanto, l’aggiudicatario non è tenuto a fornire alcuna giustificazione relativa al costo del personale.

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Accedi per continuare nella lettura.

Non hai ancora un abbonamento?

Abbonati ora o richiedi la demo gratis per 10 giorni!

In archivio
di Gabriella Sparano
I disservizi sui due pilastri della digitalizzazione dei contratti pubblici vanno avanti da giorni. C’entrano un blackout digitale e un restauro tecnico ma la percezione generale è di fragilità dei sistemi.
IL PARERE DELLA COMMISSIONE SPECIALE
di Gabriella Sparano
Un monito che presagisce addirittura possibili contenziosi futuri derivanti proprio da un esercizio non proprio ortodosso della delega.
TAR LAZIO
di Gabriella Sparano
È evidente, pertanto, che ove dette sopravvenienze si verifichino successivamente alla valutazione di congruità dell’offerta, determinino il meccanismo del riequilibrio del contratto di appalto
INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
CONGIUNTURA
Frena la produzione industriale dell’eurozona che ad aprile torna con il segno negativo. Le stime preliminari diffuse da Eurostat mostrano una flessione congiunturale dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo, e ben più ampio è l’arretramento su base annua con -3% rispetto ad aprile 2023. Nell’intera Unione Europea la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di marzo e calata del 2% su base annua.  In Italia rispetto a marzo 2024 si è registrata una flessione dell’1% (dopo -0,5%) e del 2,9% rispetto ad aprile 2023 dopo il  -3,2%…