AUDIZIONI DL AGRICOLTURA

Confindustria: “La norma sull’uso del suolo agricolo può frenare le rinnovabili”

Il delegato di Confindustria per l’energia, Aurelio Regina, è intervenuto in audizione presso la Commissione Industria del Senato della Repubblica in materia di decreto agricoltura per commentare la norma che prevede limitazioni all’uso del suolo agricolo per l’installazione di pannelli fotovoltaici a terra. “Rischia di avere effetti che andrebbero oltre le sue finalità, impattando negativamente sulla produzione di energia rinnovabile necessaria a soddisfare gli obiettivi di decarbonizzazione competitiva delle imprese industriali”.

Per il delegato, “l’articolo 5 limita la disponibilità di aree idonee ai fini della produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici collocati a terra”. In attesa di avere presto un decreto sulle aree idonee, da Confindustria il monito è chiaro: “Non possiamo non considerare che i nuovi orientamenti europei prevedono un ambizioso aumento dei target di riduzione delle emissioni climalteranti e, conseguentemente, la nuova bozza di Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (il PNIEC sarà ultimato entro l’estate) ha fissato importanti obiettivi a livello nazionale di decarbonizzazione e penetrazione delle fonti rinnovabili, prevedendo la realizzazione di 57 GW da solare fotovoltaico al 2030 rispetto al 2021. Rispetto a tale obiettivo siamo ancora lontani, dobbiamo ancora realizzare 50 GW, che in astratto richiederebbero circa 63.000 ettari se fossero collocati tutti a terra”.

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IL PARERE DELLA COMMISSIONE SPECIALE
di Gabriella Sparano
Un monito che presagisce addirittura possibili contenziosi futuri derivanti proprio da un esercizio non proprio ortodosso della delega.
TAR LAZIO
di Gabriella Sparano
È evidente, pertanto, che ove dette sopravvenienze si verifichino successivamente alla valutazione di congruità dell’offerta, determinino il meccanismo del riequilibrio del contratto di appalto
INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
IL PARERE DELLA COMMISSIONE SPECIALE
di Gabriella Sparano
Un monito che presagisce addirittura possibili contenziosi futuri derivanti proprio da un esercizio non proprio ortodosso della delega.
TAR LAZIO
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È evidente, pertanto, che ove dette sopravvenienze si verifichino successivamente alla valutazione di congruità dell’offerta, determinino il meccanismo del riequilibrio del contratto di appalto
INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
CONGIUNTURA
Frena la produzione industriale dell’eurozona che ad aprile torna con il segno negativo. Le stime preliminari diffuse da Eurostat mostrano una flessione congiunturale dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo, e ben più ampio è l’arretramento su base annua con -3% rispetto ad aprile 2023. Nell’intera Unione Europea la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di marzo e calata del 2% su base annua.  In Italia rispetto a marzo 2024 si è registrata una flessione dell’1% (dopo -0,5%) e del 2,9% rispetto ad aprile 2023 dopo il  -3,2%…