Parte il nuovo Piano idrico che avrà per obiettivi la sicurezza idrica e il miglioramento della rete di distribuzione idrica per cui ci sono i primi 2,4 miliardi di euro messi a disposizione dal PNRR (in particolare per la riduzione delle perdite della rete). Entro il 20 settembre (poi aggiornato al 31 ottobre) le Regioni dovranno inviare al Ministero delle infrastrutture il proprio elenco di proposte di interventi, indicati in ordine di priorità, da inserire nel Piano che, dopo un’accurata fase di valutazione ex ante e di definizione della graduatoria svolta secondo le linee guida approvate lo scorso 12 ottobre, vedrà la luce a febbraio 2024. Il MIT avrà tempo 90 giorni (entro il 20 dicembre 2024) per valutare ogni singolo intervento e attribuire uno score, mentre nei successivi 45 giorni dovrà avvenire, sempre ad opera del MIT, la vera e propria selezione delle opere da inserire nel Piano che vedrà la luce nei primi giorni di febbraio. Lo score (detto SIMS) sarà attribuito sulla base di una media ponderata di quattro dimensioni: economico-finanziaria, ambientale, sociale e istituzionale-governance. In quest’ultima peseranno la coerenza con gli obiettivi programmatici, il coinvolgimento degli stakeholder, la catena di sub-fornitura, ma anche la qualificazione della stazione appaltante sulla base delle norme del codice appalti.
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