LA SENTENZA 7917 DEL CONSIGLIO DI STATO

L’obbligo di trasparenza nell’offerta non è assoluto ma limitato ai fatti rilevanti indicati dalla normativa e dalla lex specialis

di Niccolò Grassi
Importante pronuncia in materia di appalti pubblici, toccando temi cruciali come la valutazione degli illeciti professionali, l’obbligo dichiarativo dei concorrenti e l’attribuzione dei punteggi tecnici.

La recente sentenza del Consiglio di Stato n. 7917/2024 rappresenta un’importante pronuncia in materia di appalti pubblici, toccando temi cruciali come la valutazione degli illeciti professionali, l’obbligo dichiarativo dei concorrenti e l’attribuzione dei punteggi tecnici. La controversia oggetto di decisione riguardava una gara indetta dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Riuniti di Foggia per l’affidamento di un servizio triennale di call center e altre attività amministrative; il caso verte sulla mancata aggiudicazione di un appalto a GPI S.p.A., che aveva contestato l’omissione, da parte dell’aggiudicataria CNS Soc. Coop., della dichiarazione di due penali contrattuali non inserite nella documentazione di gara.

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La stazione appaltante legittimamente deve richiedere giustificativi dettagliati sul calcolo del costo della manodopera. Tale condotta della stazione appaltante è coerente con la normativa (articoli 11, comma 4, e 110 del Codice) e con la giurisprudenza.
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