Presto le stazioni appaltanti dovranno fare i conti anche con le disposizioni sull’approvvigionamento di forniture di qualità per le amministrazioni pubbliche, di cui all’articolo 16 della legge n. 206/2023 recante “Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy”? Detto articolo, infatti, ha introdotto importanti disposizioni in materia di appalti pubblici, con particolare attenzione alla fornitura di prodotti sostenibili e di qualità, rimettendo ad apposite linee guida il compito di stabilire i criteri per la misurazione del livello qualitativo dei prodotti, compresi gli aspetti relativi alla sostenibilità, da valutare da parte delle stazioni appaltanti, anche sulla base del rispetto da parte delle imprese degli obblighi in materia ambientale, sociale e del lavoro stabiliti dalla normativa europea e nazionale, dai contratti collettivi e dalle disposizioni internazionali di diritto del lavoro indicate nell’allegato X alla direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, tenendo anche conto di quanto previsto dall’articolo 57, comma 2, del Codice dei contratti pubblici.
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