IL NUOVO PIANO DI RESILIENZA E IL CODICE 36

La UE si sfila dalla partita del correttivo: basta la circolare Salvini. Dal PNRR 10,6 miliardi in meno nel 2024

In attesa di leggere l’assessment sulla quarta rata, Bruxelles bacchetta ancora l’Italia sugli appalti imponendo un nuovo obiettivo per fine 2023 ma pretende solo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della direttiva del ministro Salvini che apre alle gare sotto-soglia: nessuna richiesta di correzione legislativa. L’alleggerimento della quinta e sesta rata porterà meno risorse nelle casse dello Stato. A dicembre 17 obiettivi in meno – di Giorgio Santilli

Sul codice degli appalti, l’Italia è ormai sorvegliato speciale della UE che ha imposto nel nuovo PNRR un obiettivo aggiuntivo a dicembre 2023, nato da uno spin off del target di giugno sul codice degli appalti. In attesa di leggere l’assessment della commissione sulla quarta rata, però, Bruxelles si accontenta della circolare Salvini che per la prima volta interpreta l’articolo 50 nel senso della possibilità per le stazioni appaltanti di tenere gare sottosoglia con procedure aperte o ristrette. La circolare – aggiunge il nuovo PNRR – deve essere pubblicata in Gazzetta ufficiale per rendere chiaro a tutti in via ufficiale che è l’interpretazione europea quella che conta e non quella che il ministro va sbandierando nei convegni. Non c’è comunque nessuna richiesta di modifica legislativa. Questo, almeno per ora, significa che l’Unione europea si sfila dalla partita del decreto correttivo al codice che resta una partita tutta italiana.

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