Sul codice degli appalti, l’Italia è ormai sorvegliato speciale della UE che ha imposto nel nuovo PNRR un obiettivo aggiuntivo a dicembre 2023, nato da uno spin off del target di giugno sul codice degli appalti. In attesa di leggere l’assessment della commissione sulla quarta rata, però, Bruxelles si accontenta della circolare Salvini che per la prima volta interpreta l’articolo 50 nel senso della possibilità per le stazioni appaltanti di tenere gare sottosoglia con procedure aperte o ristrette. La circolare – aggiunge il nuovo PNRR – deve essere pubblicata in Gazzetta ufficiale per rendere chiaro a tutti in via ufficiale che è l’interpretazione europea quella che conta e non quella che il ministro va sbandierando nei convegni. Non c’è comunque nessuna richiesta di modifica legislativa. Questo, almeno per ora, significa che l’Unione europea si sfila dalla partita del decreto correttivo al codice che resta una partita tutta italiana.
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