VIA LIBERA ALLA LEGGE DI BILANCIO DA 24 MILIARDI

Infrastrutture, ci sono l’avvio del Ponte e le garanzie SACE per il 2024. Silenzio sulla proroga delle compensazioni per gli extracosti

Il comunicato di Palazzo Chigi parla di 27 miliardi destinati agli investimenti delle amministrazioni centrali nel periodo 2024-2038: è la consueta ricarica pluriennale del fondo infrastrutture la cui cassa è sempre spalmata negli anni più avanti del periodo. Conterà quanto di questi fondi sarà destinato al triennio 2024-:2026. Confermato l’aiuto di SACE per le garanzie e le fideiussioni che le imprese devono prestare negli appalti. Nessuna notizia invece sulla proroga al 2024 delle compensazioni per gli extracosti nelle infrastrutture PNRR e non – di Giorgio Santilli

Il Governo ha approvato ieri la legge di bilancio e il Documento programmatico di bilancio (DPB) che delinea a Bruxelles l’assetto e le principali voci della manovra da 24 miliardi per il 2024. Come sempre, per dare una valutazione definitiva, occorrerà leggere il testo della manovra, ma dalle impressioni maturate nella giornata – fra bozze, comunicato e conferenza stampa – per le infrastrutture c’è poco o niente per il prossimo anno. Il ministro Salvini canta vittoria perché ci sono le risorse per avviare il cantiere del Ponte sullo Stretto, ma nessun numero è stato dato sulla ripartizione nel tempo di queste risorse.

Quello che si evince dal comunicato è invece che è stato ricaricato con 27 miliardi il consueto “fondo infrastrutture” per le amministrazioni centrali che, come sempre, ha una spalmatura quindicennale, quindi 2024-2038. Non bisogna farsi ingannare dalle grandi cifre perché le disponibilità di cassa di questo fondo sono sempre molto prudenti e proiettate negli anni più avanti del periodo. Comunque bisogna capire dai testi a quanto ammontano le risorse disponibili per gli anni che contano oggi, vale a dire il triennio 2024-2026.

Dalle bozze circolate e anche dal comunicato sembra sia stata approvata la riconferma nel 2024 dell’intervento di SACE per aiutare le imprese che devono prestare garanzie e fideiussioni negli appalti. Nessuna notizia, invece, su una delle misure più attese dai costruttori: la riconferma al 2024 dei fondi per coprire le compensazioni agli extracosti negli appalti.  La richiesta dell’ANCE è particolarmente pressante anche per evitare che alla fine queste compensazioni vadano soltanto ai general contractor delle tre opere di Alta velocità Terzo Valico, Brescia-Verona e Verona-Vicenza per cui la decisione è stata presa con il decreto legge 104.

 

GS

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