IL DECRETO LEGISLATIVO E LA POSIZIONE DEL NOTARIATO

Il senior co-housing sposa riuso e rigenerazione. Verso nuovi standard edilizi per l’accesso ai finanziamenti

La coabitazione tra anziani e intergenerazionale passa attraverso il riutilizzo di spazi esistenti: è questo il principio alla base del decreto legislativo all’esame delle commissioni parlamentari che attua la delega della legge per la non autosufficienza. In arrivo linee guida per definire il nuovo modello e un regolamento del MIT sugli standard edilizi per le riqualificazione che Comuni e Regioni potranno finanziare. Il Consiglio Nazionale del Notariato: “Serve un nuovo schema contrattuale” – di Deborah Appolloni

Linee guida per interventi di senior co-housing che sposino la riqualificazione urbana e il riuso degli spazi, standard edilizi precisi volti a favorire l’accesso ai servizi, la socialità e la fruibilità degli spazi verdi. A cui si aggiunge un schema contrattuale ad hoc per regolare la coabitazione, ma anche la fornitura di servizi e la prosecuzione del rapporto. Il nuovo modello sociale, che sta emergendo dallo schema di decreto legislativo (Disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane) attualmente all’esame delle commissioni parlamentari, attua la legge 33 del 23 marzo 2023 (legge delega per la non autosufficienza) e tenta di dare una soluzione all’emergenza demografica che vede l’aumento dell’età media della popolazione e la trasformazione dei nuclei familiari. 

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In relazione al noto Festival, il tribunale ha affermato che per i contratti attivi (come quello in questione, che offre opportunità di guadagno al concessionario), il principio di concorrenza impone l’interpello del mercato e il confronto di offerte concorrenti; si tratta di un obbligo che deriva dai principi generali sanciti dall’art. 13, comma 5, del Codice nonché dai regolamenti di contabilità pubblica.
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