VISTO DALLE IMPRESE

Il decreto legge 19 suscita grandi timori sulla prospettiva delle risorse finanziarie e su una seria politica di sicurezza del lavoro

La grande lotteria avviata dal DL sulle risorse messe, tolte, spostate del PNRR e del PNC non è un modello di programmazione efficiente ma rivela un metodo da ultima spiaggia che porta instabilità e grandi dubbi sulla capacità di generare flussi di spesa costante. Il rischio ora è di replicare con FSC e fondi di coesione dove deve essere chiaro un ventaglio di priorità per il territorio. Sulla sicurezza del lavoro non si possono mettere sullo stesso piano imprese improvvisate e imprese solide, microimprese e grandi strutture. Bisogna correggere gli errori sul nascere – di Giorgio Santilli

Il decreto legge 19 consegna al mondo delle imprese due grandi timori, giustificati, che sono cominciati a serpeggiare fin da quando sono circolate le prime bozze del decreto legge. Il primo timore è che sul fronte delle risorse finanziarie nazionali si stia raschiando il barile e che dopo il 2026 per i settori PNRR e anche prima del 2026 per i settori esclusi dal PNRR si torni ai tempi in cui le risorse per gli investimenti scarseggiavano. La forte stretta in arrivo sul Piano nazionale complementare ne è la riprova.

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